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DOVBYK, L’UOMO DEL POPOLO

30.06.2021 | 13:00

Già che l’Ucraina si fosse qualificata agli ottavi con i 3 punti ottenuti nel suo girone è stata una sorpresa. Che riuscisse anche a passare ai quarti battendo la Svezia con un gol allo scadere dei supplementari è una cosa totalmente inaspettata, ma la squadra di Shevchenko adesso è tra le prime otto. L’uomo da ringraziare, o meglio della provvidenza, è Artem Dovbyk. Centravanti del Dnipro inserito al 106′ al posto di Yarmolenko per cercare di dare centimetri all’attacco ma perdendo qualità. Ma al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare Dovbyk raccoglie al volo un cross al bacio di Zinchenko mettendoci la testa e bucando Olsen per il gol della qualificazione. Un gol inaspettato soprattutto da questo ragazzo che è uno dei pochi portato da Sheva a giocare in patria. Si può considerare un uomo del popolo ucraino.

 

Artem Dovbyk nasce a Cerkasy, il 21 giugno del 1997 e comincia la sua carriera proprio nella squadra della sua città che gli dà l’opportunita di fare la gavetta fino ad approdare in prima squadra con cui vince il campionato venendo promosso dalla seconda alla prima divisione ucraina essendo protagonista con 7 gol in 20 presenze. Sin da giovanissimo, infatti, Dovbyk ha avuto caratteristiche ben determinate, un centravanti di stazza, abile a difendere il pallone e usare il suo fisico possente sfruttando i suoi 184 centimetri. Dopo la promozione lo chiama il Dnipro, ma lo gira in prestito allo Zaria Balti con cui vince la coppa nazionale in quella stagione segnando 8 gol in 13 presenze, una media-gol importante e infatti viene notato in tutta l’Ucraina calcistica. L’anno dopo torna al Dnipro per restarci e in due anni è assoluto protagonista con 28 reti in 65 presenze. Ormai l’attaccante è uno dei più importanti ed entra nel giro della Nazionale dal 2016 con l’Under 21. Nel 2018 passa al Midtylland con cui segna 10 reti nel campionato danese. La sua dote nel segnare con continuità lo portano addirittura in Premier League, al Newcastle, ma l’esperienza inglese è troppo dura e non lascia il segno, per lui solo 8 presenze senza reti. Nel 2020 decide di tornare a casa, al Dnipro che nel frattempo si è rifondato e nella passata stagione mette a segbo 6 gol in 24 presenze e viene chiamato anche dalla Nazionale maggiore di Sheva realizzando il suo primo gol proprio ieri sera, quello più importante della storia recente dell’Ucraina.

 

Foto: Twitter Euro 2020