DRIBBLING, GOL E UN NOME DA PREDESTINATO: ECCO TREZEGUET, UN FARAONE PER IL PARMA
03.07.2018 | 11:25
Un Trezeguet per il Parma. Esattamente Mahmoud Ahmed Ibrahim Hassan, più semplicemente Trezeguet, appunto. Molto più di una tentazione, una trattativa ormai ai dettagli, entrata nella fase finale al punto che il club ducale sta preparando l’arrivo dell’egiziano per le visite mediche. Protagonista al Mondiale russo con la sua Nazionale, il classe 1994 è un esterno offensivo reduce da una grande stagione con il Kasimpasa in Turchia. Totale: 16 gol e 8 assist, nelle scorse settimane altre società italiane avevano messo gli occhi su di lui. L’eliminazione in Russia brucia, ma il futuro per Trezeguet può riservare piacevoli novità di mercato. Con il Parma all’orizzonte.
Mahmoud Ahmed Ibrahim Hassan il suo cognome lo perse a quindici anni, poiché di Hassan nella sua squadra ce ne erano quattro in una rosa di diciotto e di Mahmoud ben cinque. E così se i genitori non si distinsero per originalità, ci pensò l’allenatore delle giovanili dell’Al-Ahly a ribattezzare i suoi giovani calciatori. Allora, in Egitto, andava di moda così: con un nome corto ci si fa ricordare meglio e così magari arriva qualche chiamata dall’estero. E Mahmoud Ahmed Ibrahim Hassan divenne per tutti Trezeguet, come Re David, storico attaccante della Francia campione d’Europa e del mondo e bandiera della Juve. E non per piede o per posizione. Ma i tratti somatici sono quelli, molto simili, non identici, ma abbastanza da scambiarli facilmente, almeno da una certa distanza. E quando David venne a conoscenza del soprannome dell’egiziano si stupì: “Davvero? non state scherzando?”, chiese nel corso di un’intervista alla Radio Belge Francophone. “I capelli non sono assolutamente uguali e dalla scheda nemmeno la posizione di gioco mi sembra la stessa. Però i tratti del viso, beh quelli ci sono tutti. Dovrò chiedere a mio padre se è stato in Egitto. Non si sa mai, magari ha fatto qualche danno…”, scherzò.
L’esterno egiziano, dopo aver trascorso quattro stagioni nell’Al-Ahly, club nel quale si è formato, segnando un totale di 10 gol senza giocare poi tante partite, nell’agosto 2015 passa in prestito con diritto di riscatto all’Anderlecht con cui gioca 7 partite di campionato di cui solo una da titolare. In Belgio, Trezeguet non riesce però a segnare e ad imporsi, ma a fine stagione viene comunque riscattato per circa 2 milioni di euro. Nella stagione successiva inizia il campionato con l’Anderlecht ma viene ceduto in prestito al Mouscron-Péruwelz, società belga di seconda divisione: qui Trezeguet gioca 20 partite mettendo a segno 4 gol. A fine stagione passa sempre in prestito al Kasimpasa, club turco dove finalmente riesce a far valere le sue doti realizzative: chiude il campionato con 33 presenze, 16 reti e 8 assist. Numeri da urlo, conditi da prestazioni eccellenti. Corsa, qualità e uno spiccato senso del gol, sono queste le migliori caratteristiche dell’egiziano, in grado di destreggiarsi con naturalezza su tutto il fronte d’attacco, anche se predilige muoversi sulle corsie esterne. Nel suo bagagliaio tecnico spiccano i dribbling ubriacanti, che permettono al calciatore africano di saltare l’uomo e creare superiorità numerica nelle zone nevralgiche del campo. Trezeguet è diventato così una delle migliori ali del campionato turco, tanto da convincere la squadra di Istanbul di investire oltre 2 milioni per riscattarlo. E il Mondiale da protagonista, nonostante l’eliminazione del suo Egitto, ha spinto diversi club ad accendere i fari su di lui. Tra questi c’è anche – e soprattutto – il Parma, che ora corre spedito verso le ultime formalità prima dell’annuncio ufficiale. E con quel nome da predestinato, i tifosi gialloblù possono iniziare a sognare…
Foto: sito ufficiale FIFA