DRIBBLING, TECNICA ED ELEGANZA: GEUBBELS, UN ALTRO ENFANT PRODIGE PER IL LIONE
04.03.2018 | 10:30
L’Olympique Lione ha sempre sfornato grandissimi talenti: Benzema, Umtiti, Tolisso e Lacazette per fare soltanto alcuni nomi a caso. L’ultimo in ordine cronologico è quello di Willem Geubbels, giovanissimo esterno offensivo nettamente in rampa di lancio. Si tratta senza alcun dubbio di uno dei migliori prospetti del calcio francese e nei prossimi mesi, come accade già in questi giorni, ne sentiremo spesso parlare. Il suo percorso inizia un paio di anni fa e in poco tempo si ritrova sotto i riflettori “Parc OL”. Geubbels nasce a Villeurbanne il 16 agosto del 2001, come tutti i bambini rincorre il pallone per le strade della propria cittadina. Nel luglio del 2007, all’età di 6 anni, la famiglia decide di fargli sostenere un provino proprio con il Lione. Il piccolo quanto talentuoso ragazzo lo supera a pieni voti e strega gli attenti osservatori del club transalpino che, senza esitare, avviano le pratiche per il tesseramento. Dopo poco tempo Geubbels entra a far parte del prolifico settore giovanile dei Les Gones dove, sotto l’eccellente guida di tecnici preparati e all’avanguardia, plasma le sue già incredibili abilità: piedi educati, dribbling ubriacante, controllo di palla, tecnica e un’eleganza degna di nota. Tutto ciò è poi abbinato a una capacità di corsa, particolarmente con la sfera tra i piedi, impressionante che strega sin da subito l’intero staff del vivaio dell’OL. Con il tempo la sua crescita è esponenziale, evidente e sotto gli occhi di tutti. Nei vari campionati giovanili si mette sempre in evidenza guadagnandosi le prime convocazioni in Nazionale Bleus Under 16, 17 e infine 18.
Dopo aver compiuto l’intera trafila, durante la scorsa estate a 16 anni appena compiuti, il club lo promuove in prima squadra con l’intento di svezzarlo e lanciarlo a piccoli passi. In realtà il tecnico Bruno Genesio, suo grande estimatore, lo fa esordire già il 23 settembre nel corso dell’incontro terminato per 3-3 contro il Dijon con reti di Fekir, Aouar e Mariano Diaz da una parte e di Sliti, Xeka e Yamberé dall’altra. Da quel momento in poi Geubbels (1,85 per 72 kg), cerca in tutti i modi di ritagliarsi il proprio spazio in squadra e lavora sodo e senza mai risparmiarsi durante la settimana. Purtroppo le occasioni a disposizione sono veramente poche, ma il 7 dicembre arriva il tanto atteso giorno del debutto in campo internazionale, nemmeno a farlo apposta, proprio contro un’italiana, l’Atalanta, nel match di ritorno valido per la fase a gironi di Europa League disputato al Mapei Stadium e conclusi sull’1-0 per la Dea (rete di Andrea Petagna). L’ala offensiva in possesso del passaporto olandese, parte dalla panchina, ma al 45′ viene chiamato in causa da Genesio per rilevare l’infortunato Maxwel Cornet. Le sue preziose apparizioni, un’altra ancora in Ligue 1 e una in Coppa di Lega, sono sufficienti per attirare le attenzioni di numerosi top club europei. Per il talentino classe 2001, infatti, c’è letteralmente la fila: Lipsia, Bayern Monaco, Arsenal, Manchester City e Barcellona, ma in pole position – secondo quanto riferisce la stampa inglese – ci sarebbe il Monaco che, dopo l’acquisto di Pietro Pellegri dal Genoa, sembra pronto ad accaparrarsi un altro 16enne di assoluto valore. Tuttavia, non sarà affatto facile strappare il campioncino all’Olympique Lione che, dal suo canto, intende sfruttare a dovere e valorizzare ulteriormente il proprio prodotto del settore giovanile. Il presidente del sodalizio francese Jean-Michel Aulas, non a caso, recentemente ha commentato le voci di mercato facendo chiarezza e chiedendo per un’eventuale trasferimento una cifra monstre: “Chi vorrà acquistare Geubbels prima della scadenza del contratto dovrà sborsare 70 milioni di euro”. Poche parole, ma chiare e ricche di significato. Il futuro di Geubbels sarà a dir poco roseo, intanto il presente è al Lione alla corte di Genesio.
Foto: scoutedfootball