Duello Champions e umori europei contrapposti, per un derby di valore Capitale
Tutto può cambiare, anche molto velocemente, nella vita e anche nel calcio. Lo sanno bene
Lazio e
Roma, che questa sera daranno vita ad un derby attesissimo, una sorta di spareggio
Champions dal momento che le due compagini capitoline sono attualmente appaiate al terzo posto a quota 60 punti, soglia raggiunta anche dall’
Inter dopo il pari di Bergamo. Con la consapevolezza che una delle tre (salvo non semplice ritorno del
Milan) resterà fuori dall'Europa che conta. Tutto può cambiare perché rispetto a una settimana fa, sotto l’aspetto psicologico, il mondo si è capovolto. Domenica scorsa c'era stato l'aggancio: la
Lazio, espugnando
Udine, aveva approfittato dello scivolone interno della
Roma, piegata dalla splendida
Fiorentina di
Pioli. Poi, però, in settimana è successo l'imponderabile, pronostici completamente ribaltati. I giallorossi sono riusciti a centrare l’impresa-remuntada contro il
Barcellona di
Leo Messi, accedendo alle semifinali di Champions per la prima volta dopo 34 anni, e ritroveranno lo stesso
Liverpool della finale 1984. Mentre i biancocelesti che, dopo il 4-2 dell'andata, a Salisburgo dovevano semplicemente amministrare il vantaggio, sono stati vittime dell’incredibile black-out verificatosi dopo il vantaggio di
Immobile. Un 4-1 inaspettato, costato l’eliminazione dall’
Europa League e che rischia di lasciare scorie pericolosissime nel morale di una squadra che, fin qui, aveva incantato tutti. Per il resto è quasi superfluo evidenziare le mille sfaccettature che un derby come quello della Capitale reca con sé.
Inzaghi e
Di Francesco sono due profili freschi, rampanti, due bellissime realtà del nostro calcio: il primo si aggrapperà a
Re Ciro e in queste ore dovrà fungere da abilissimo psicologo, il secondo confida nello straordinario
Dzeko ammirato contro i
blaugrana: è in arrivo un derby dalle emozioni forti, a fare la differenza - prima dei singoli e degli episodi - sarà soprattutto la testa. Foto: Twitter Lazio e Roma