DUTTILITÀ E MUSCOLI D’ACCIAIO: IBRAHIM KARAMOKO, LA NUOVA BENZINA DEL CHIEVO VERONA

Una stagione di certo non da incorniciare per il Chievo Verona, ormai retrocesso da diverse giornate in Serie B. Tra le tante note storte in quest'annata ci sono anche cose da salvare. Una su tutte è l'esordio in prima squadra di molti giocatori della primavera come Emanul Vignato, Sergej Grubac, Angelo Ndrecka e Ibrahim Karamoko. Proprio quest'ultimo ha fatto il suo esordio nella gara casalinga contro il Parma il 28 aprile, subentrando a Perparim Hetemaj. Solamente 4 minuti per il francese ma nell'ultima giornata disputata, il minutaggio è aumentato a un'ora di gioco. Chance importante per un giovane che lo scorso 7 marzo ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Chievo fino al 2021. Ibrahim Karamoko, nasce a Parigi il 23 luglio del 2001. Cresciuto nelle giovanili del Lille, arriva in Italia nell'estate del 2017. Il Chievo Verona si assicura le prestazioni del francese che fin da subito fa intravedere le sue qualità. Aggregato alla squadra under 17 di mister Mandelli, Karamoko disputa subito un ottimo campionato, trovando la titolarità fin dalle prime partite. Nella stagione 17/18 è riuscito a trovare anche la via del gol in 3 occasioni e questo gli è valso qualche chiamata con la Primavera di Lorenzo D’Anna. In questa stagione è il fulcro del centrocampo della formazione Primavera del Chievo Verona e anche se non è mai riuscito a trovare la via del gol, resta uno degli uomini più interessanti del campionato. Le sue prestazioni non sono e non stanno passando inosservate, infatti il contratto da professionista firmato qualche mese fa ne è la prova. La sua fisicità sta contribuendo molto all'ottima annata della formazione clivense nel campionato di categoria dove, a tre giornate dal termine, c'è solo un punto che la separa dalla zona play off. Karamoko è un centrocampista molto duttile. In un centrocampo a tre predilige giocare nella posizione di mezzala di destra, ma sa disimpegnarsi bene anche come mediano. Fisico possente e muscoli d'acciaio per il classe 2001 francese che, nelle sue corde, ha come arma migliore quella di ruba palloni. Ottimo dinamismo, sia in fase offensiva che difensiva, deve sicuramente migliorare nella gestione del pallone. Spesso le sue giocate risultano essere troppo scolastiche, e non che questo sia un male, ma delle volte azzardare la giocata potrebbe far crescere il valore di questo giocatore. Essendo dotato di buoni piedi, il passaggio all'esordio per Pellissier ne è la dimostrazione, ha ampi margini di crescita per poter diventare un tuttocampista che abbina fisico e tecnica. Foto: Sito Chievo Verona