Dzeko, i nodi con il Chelsea (e non solo) e la Roma che aspetta
Mancano sei giorni scarsi alla fine del mercato e
Edin Dzeko, così come
Emerson Palmieri, è ancora un giocatore alla
Roma. Chiaramente è soprattutto la posizione del bosniaco a tenere in fibrillazione tutto l’ambiente giallorosso, considerata la rilevanza del centravanti nel canovaccio di
Di Francesco.
Dzeko, da grande professionista qual è, ha fatto il suo dovere anche a
Genova, un gol pesantissimo in pieno recupero che ha tolto le castagne dal fuoco alla sua squadra conto la
Samp. Tra le due società, a dispetto delle ultime dichiarazioni di
Monchi, non ci sono problemi quanto alle valutazioni dei due cartellini. Il vero nodo riguarda la situazione contrattuale di
Edin, che ha un contratto con la
Roma fino al 2020 e, cambiando eventualmente maglia in prossimità dei 32 anni, vorrebbe come minimo mantenere la stessa durata. Il
Chelsea, invece, in aderenza alla storica filosofia di
Abramovich (che anche agli over 30 già in rosa è solito proporre rinnovi annuali), non vorrebbe spingersi oltre il 2019, pur offrendogli un ingaggio più elevato, ingaggio che nelle valutazioni di
Dzeko potrebbe anche toccare il tetto ai 7-8 milioni a stagione. E anche da questo punto di vista non ci sono intese, anzi. Per completare il quadro, va messa in conto l’esigenza della
Roma di concludere la doppia operazione per far respirare il bilancio, ma anche le ultime uscite della moglie di
Edin, che via social tra foto ed emoticon a cuoricino ha esternato tutta la sua felicità nel vivere a
Roma, dove tra l’altro sono nati entrambi i figli della coppia. E anche questo aspetto va tenuto in considerazione. Si procede sul filo, entourage al lavoro a Londra, l’operazione
Emerson Palmieri si potrebbe chiudere a prescindere, ma continuano a essere i giorni di
Dzeko. E la
Roma aspetta, consapevole che la questione va risolta nel più breve tempo possibile. Foto: sito ufficiale Roma