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EL AZZOUZI, UN COLOSSO PER LA MEDIANA DEL BOLOGNA

19.07.2023 | 15:00

Le antiche porte, dalla Persia a Micene, sino alle prime chiese romane, hanno avuti dei leoni di pietra o di marmo a loro difesa. Il Bologna si appresta ad avere metaforicamente la sua protetta da Oussama El Azzouzi, mediano difensivo di un metro e ottantanove agile e possente, che richiama proprio le caratteristiche del felino re della savana. “Oussama” in arabo significa Leone e i genitori del centrocampista pronto a indossare la casacca dei felsinei non avrebbero potuto trovargli un nome più appropriato. Con il passaggio all’ombra delle Due Torri rischia tuttavia di mettere in ombra il fratello gemello “Anouar”, ovvero il luminoso. Il 29 maggio 2001 è stato un giorno ubertoso per il calcio marocchino, sicché due talenti sono sbocciati sul suolo di Veenendaal, in Olanda, nella provincia di Utrecht. Oussama e Anouar infatti, anche quest’ultimo approdato nel calcio professionistico nel ruolo di difensore centrale mancino, sono figli di un marocchino trasferitosi nei Paesi Bassi per lavoro e hanno il doppio passaporto. Hanno scelto di rappresentare la terra di nascita del genitore ma nessuno dei due ha ancora esordito con la nazionale maggiore, pur avendo debuttato con alcune delle selezioni giovanili.  Oussama proprio quest’ultimo giugno ha fatto parte della rosa che ha partecipato alla Coppa Africa Under 23, svolta proprio in Marocco e vinta dai Leoni dell’Atlantico, che si sono così qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024. Anouar questo giugno ha firmato un triennale con lo Zwolle, cadetteria Oranje, dopo gli esordi nel Vitesse e 3 anni nel Dordrecht, sempre seconda serie olandese; per cui Oussama ha decisamente fatto la sua parte, quella del Leone, e anche quella del fratello, mettendosi in luce con il Saint-Gilloise nella prima divisione del Belgio l’anno scorso. 23 partite in campionato, 4 in Coppa con 2 gol, talmente consistenti e sufficienti da valergli il balzo verso la Serie A appena un anno dopo il primo grande salto, dalla Eerste Divisie, dove ancora gioca e giocherà Anouar, dove aveva giocato le prime 34 partite da professionista con il FC Emmen. Con cui si è guadagnato la promozione e la vittoria della categoria. Quindi in precedenza un lungo giro con le giovanili di RC, Vitesse, DOVO e Groningen. Oussama insomma ha forse indugiato un po’ troppo a raggiungere i vertici che gli spettavano, ma si sa che i mediani tutta grinta e polpacci emergono sempre quando gli altri cominciano a stancarsi. Ora ha saputo crearsi ed aspettare la sua occasione, e ci si è fiondato con fame animalesca. E chissà che la città Universitaria Bologna non gli insegni la via maestra per ricompattarsi a un branco che sembra appartenergli sempre di più per natura, i Leoni dell’Atlantico del Marocco. La strada sembra essere stata imboccata, e comincia dalla protezione della porta del Bologna, oggi un traguardo di tappa, già da domani una base di partenza.

Foto: Profilo Instagram Oussama El Azzouzi