El Kaddouri, come cambia la notizia
Il cellulare che squilla nella notte. E che ti fa capire come cambia la notizia. Accade spesso. E non è sempre detto che la notizia cambi completamente: bisogna aspettare, verificare, trattenere il respiro. A gennaio scorso qualcosa di magico: uno squillo dopo l'una, Guarin all'Inter "vai, hanno raggiunto l'accordo adesso".
Per Marco Verratti al Paris Saint Germain illuminanti gli indizi a tarda ora. Perché la notte ti può tradire oppure aiutare, ma tu sai bene che devi rispettarla. Soprattutto nei periodi più importanti del calcio-mercato: gli ultimi dieci giorni di gennaio e gli ultimi dieci di agosto. È quasi un comandamento.
Tra giovedì e venerdì scorsi ecco un contropiede inatteso: Omar El Kaddouri dal Brescia al Napoli. Un'operazione tutta in diretta, nel senso che è in onda "Lo sai che?" su Sportitalia quando mi arriva un sms decisivo. Fino a dieci minuti prima si era parlato del Genoa e di una possibile alleanza con il Milan. Un mese e mezzo fa era del Parma. E poi la Juve. E poi non si sa di chi.
Del Napoli nessuna traccia: riscontri a gennaio, quando effettivamente c'era stato più di un contatto, silenzio assoluto negli ultimi mesi. Illuminante quell'indizio, Napoli al sorpasso. E poi ulteriori soffiate a trasmissione finita, rilanciate sul sito, fino alle conferme arrivate all'ora di pranzo e all'annuncio dopo cena da parte di De Laurentiis.
La notizia è come un viaggio: ce ne sono alcune che ti danno più soddisfazioni per il coefficiente di difficoltà. E perché magari non stai simpatico (viva la libertà) a chi preferirebbe coprire la bocca con un cerotto piuttosto che agevolare te. Sotto quest'aspetto El Kaddouri al Napoli vale Gargano all'Inter: le motivazioni sono varie e se le spiegassi vi annoierei.
Appuntamento alle prossime notti: fino a giovedì qualcosa accadrà. Venerdì si potrà andare a dormire senza avere l'incubo di un colpo di sonno, evviva.