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El Kaddouri, l’erede di Hamsik

26.08.2012 | 12:22

Sono passati ormai 5 anni da quel 29 giugno 2007 quando Pasquale Marino e Aurelio De Laurentiis fecero firmare un contratto quinquennale ad un giovane slovacco classe ’87 in arrivo dal Brescia a soli 20 anni. Di Marek Hamsik, allora, non si sapeva granché, ma le stigmate del fenomeno si palesarono presto sul campo, nascoste da una cresta pittoresca, divenuta il simbolo delle proprie esultanze.

5 anni dopo, sullo stesso asse Napoli-Brescia, un altro trequartista dalla capigliatura alla mohawk ha lasciato le rondinelle per accasarsi alla corte di De Laurentiis. Stiamo parlando di Omar El Kaddouri, nato il 21 Agosto 1990 a Bruxelles, in Belgio, ma di chiare origini marocchine.

Inizia la sua carriera calcistica nelle floride giovanili dell’Anderlecht in cui matura la sua propensione al gioco offensivo e perfeziona le proprietà di calcio con il piede destro. Nel 2008, durante la Coppa Carnevale a Viareggio, viene visionato e osservato da numerosi club italiani. A spuntarla è il Brescia, su cui il giocatore nutre grandi speranze, per la possibilità di cimentarsi direttamente con i campionati maggiori.

Per il Brescia, tuttavia, Omar non è ancora maturo per il grande salto e, nella prima stagione, viene dirottato nella primavera con cui si mette in mostra realizzando 6 gol in 16 giornate. La retrocessione del Brescia in serie B, tuttavia, si dimostra un trampolino di lancio importante per Omar che, dopo un anno di prestito al Sud Tirol e grazie al “progetto giovani” delle rondinelle, trova una costanza di impiego che gli fa trovare una notevole fiducia nei propri mezzi.

Proprio come Hamsik preferisce agire da trequartista, ma grazie alla sua duttilità ed al dinamismo in campo viene impiegato indifferentemente come interno di centrocampo o mezzala. Possiede una visione di gioco eccellente ed è supportato da un buon fisico che lo aiuta nel contrasto diretto con i difensori.

Il Napoli ha puntato forte su di lui strappandolo alla concorrenza spietata di Milan, Genoa, Parma e Juventus. Ora tocca ad Omar confermarsi ad alti livelli e ripagare la fiducia del direttore sportivo Bigon e del presidente De Laurentiis. Su una cosa non abbiamo dubbi: per confermarsi El Kaddouri dovrà rimanere sulla cresta…del Marek.