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ELEGANZA, ESPLOSIVITÀ E UN MANCINO FATATO: MARIO HERMOSO, IL PILASTRO DELL’ESPANYOL

23.05.2019 | 13:45

Cinque vittorie nelle ultime nove partite di campionato, nove risultati utili consecutivi da inizio aprile: l’Espanyol si è guadagnato l’accesso alla prossima Europa League grazie a un finale di stagione ai limiti della perfezione. Sembrava essere una stagione tranquilla per i biancoblù di Barcellona, la zona retrocessione non è mai stata tanto vicina da spaventare e, fino ad aprile, la zona europea sembrava essere troppo lontana per farla diventare un obiettivo concreto. Quello che, però, sono stati in grado di fare Rubi e i suoi uomini è un qualcosa di incredibile. La rimonta iniziata meno di due mesi fa si è conclusa con la conquista della settima posizione in Liga (che vale il pass ai preliminari di Europa League) proprio all’ultima giornata. 

Nell’ultimo mese e mezzo la fase difensiva ha funzionato come mai prima concedendo solamente 7 gol in 9 partite. Davanti ad un Diego Lopez che ha giocato tutte e 38 le partite di Liga troviamo un difensore che è entrato nel mirino delle big europee: si tratta di Mario Hermoso, autore di un’annata pazzesca per continuità e rendimento, prendendosi la scena in una squadra che ha trovato la giusta compattezza proprio nel momento più importante del campionato. A soli 23 anni Hermoso ha dato una svolta alla sua carriera, dimostrando di valere palcoscenici ben più importanti. E non è un caso che sulle sue tracce ci siano squadre del calibro di Real Madrid, Psg, Arsenal e Bayern Monaco, senza dimenticare l’esordio nella Spagna dello scorso novembre. Mario Hermoso è il centrale perfetto per i nuovi piani della nazionale di Luis Enrique, anche perché con l’Espanyol ha confermato di essere uno dei migliori della Liga nel suo ruolo. 

Nato a Madrid il 18 giugno 1995 e cresciuto con la ‘camiseta blanca’: a 11 anni entra nella cantera del Real Madrid, poi a 17 debutta con i grandi nel Trofeo Bernabeu, lanciato da Mourinho. Dopo due allenamenti in prima squadra, saltando tre gradini dal Juvenil B (allenato da Fernando Morientes) alla prima squadra. Nel 2014 gioca con il Real C (in quarta serie), l’anno dopo è in prestito al Valladolid in Segunda, poi ecco la chiamata dell’Espanyol che lo acquista per appena 400mila euro nel 2017; ma il Real ha mantenuto un diritto di recompra e la clausola di rescissione è già di 40 milioni. Piede sinistro educato, forza fisica, tecnica, aggressivo, bravo nei tackle e nei colpi testa, molto rapido, esce palla al piede e a testa alta, ha un bel lancio sinistro e tira bene su punizione. Insomma, un difensore al passo coi tempi: pulito negli interventi, ottimo nella scelta dei tempi e fortissimo con entrambi i piedi. E dopo una stagione giocata in maniera dominante, capace di abbinare il suo fisico possente a una classe palla al piede che pochi centrali possono vantare, per l’Espanyol diventa difficile trattenerlo anche nella prossima stagione, a maggior ragione in virtù di un contratto in scadenza nel 2020. Un mancino così raffinato che gli permette spesso di uscire con la giocata elegante è più unico che raro. Lo sanno bene i top club europei, pronti a contendersi il cartellino di Mario Hermoso a suon di milioni. 

Foto: AS