Luciano Spalletti adesso il mercato non lo aspetta, bensì lo teme. Il tecnico nerazzurro, bravissimo a rivitalizzare la rosa della scorsa stagione ed a far fruttare al meglio i nuovi innesti, dopo aver memorizzato la rigida posizione della società sulle operazioni in entrata, teme che l'exploit di alcuni elementi possa rappresentare l'anticamera di proposte indecenti da parte delle più grandi corazzate economico-calcistiche del Vecchio Continente. Finora però l'allenatore di Certaldo è stato rassicurato nella maniera più assoluta dalla società, specie quando il discorso è caduto su Milan Skriniar, l'acquisto più importante (considerato il rapporto età-qualità-rendimento) della sessione estiva. Il ventiduenne centrale slovacco, prelevato dalla Sampdoria, si sta consacrando definitivamente alla corte di don Luciano, che può stare tranquillo non soltanto perché l'Inter non pensa a venderlo ma addirittura è focalizzata sul totale rinverdimento della batteria dei centrali, assodato che ieri Ausilio ha ricordato che per il rinnovo dell’esperto Miranda (attuale scadenza 2019) si procederà senza fretta. In quest'ottica si inquadra infatti l'incontro, tenutosi nei giorni scorsi come riferitovi in esclusiva, tra lo stesso direttore sportivo e la Dinamo Zagabria, nella persona di uno dei figli di patron Mamic, attanagliato da problemi extracalcistici. All’ordine del giorno il profilo di Filip Benkovic, rampante difensore croato che era stato semplicemente sondato la scorsa estate. Ai tempi l’Inter non aveva avanzato alcuna proposta, si era trattato di un semplice abboccamento esplorativo, perché le priorità sul mercato erano altre e non c’erano i presupposti per assecondare la richiesta da 15 milioni, per il cartellino, della Dinamo. Ora l’identikit del baluardo della Croazia Under 21 (approdo naturale dopo aver vestito tutte le maglie delle rappresentative juniores, a partire dall’Under 16) va tenuto d’occhio, in chiave Inter, per le prossime sessioni. Perché se è vero che la Beneamata, in ossequio agli accordi con l’Uefa sul Fair Play Finanziario, deve far corrispondere ad ogni acquisto una cessione di pari importo, il freschissimo (e clamoroso per le cifre) precedente Mbappé-Psg insegna che in fin dei conti tutto è possibile, lavorando su formula del trasferimento e pagamenti dilazionati. Filip nasce a Zagabria il 13 luglio del 1997 e percorre tutta la trafila nel vivaio del più importante club della sua città, l’unico del quale ha difeso i colori sin qui in carriera. Nel floridissimo settore giovanile della Dinamo si sono formati, o comunque sono passati, i vari Kovacic, Brozovic, Pjaca, Kramaric, Rog, Badelj, Vsaljko, Halilovic. E scusate se è poco. Nato attaccante, ‘Big Ben’ , così soprannominato per l’altezza (194 cm), è stato progressivamente arretrato a livello di raggio d’azione: mediano prima, difensore centrale poi, ruolo che interpreta da titolare già dalla parte iniziale della stagione 2015-16, per quanto ai tempi avesse appena compiuto 18 anni. L’esordio in prima squadra è infatti datato 19 luglio 2015, subito 90 minuti in occasione del pareggio contro l’NK Osijek. Al momento sono 59 le presenze totalizzate complessivamente dallo specialista croato (13 in Champions, preliminari compresi) con la Dinamo Zagabria, impreziosite da 5 reti e 2 assist. Fisico da granatiere, Benkovic spadroneggia nel gioco aereo ma, a dispetto delle leve imponenti, è anche abbastanza rapido di gambe ed ha un ottimo senso della posizione. Pulito in marcatura, sa leggere l’azione che può far partire direttamente dalle retrovie e, particolare da non sottovalutare, è munito di una buona tecnica di base che lo rende abbastanza elegante nei movimenti. In passato è stato accostato anche a importanti club della Premier, da ultimo il Tottenham, ma l’Inter ha drizzato le antenne ed ha già iniziato a muoversi per un prospetto che, con la vigoria dei suoi 20 anni, non può che essere destinato a migliorare ancora: il tempo è tutto dalla sua parte.