Ultimo aggiornamento: lunedi' 18 november 2024 00:30

ELIAQUIM MANGALA, UN FUTURO SPLENDENTE

28.02.2014 | 09:30

Sino al 58’ della gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, per il Porto sembrava essere notte fonda. Dopo aver pareggiato per 2-2 in casa, l’uno-due di Aigner e Meier portava su un sicuro 2-0 l’Eintracht Francoforte nel secondo match tra la formazione tedesca e quella portoghese. Poi arriva il bomber che non ti aspetti: Eliaquim Mangala, professione difensore centrale, sui taccuini di tutte le big d’Europa. Al 58’ tuffo vincente su cross dalla destra della meteora nerazzurra Ricardo Quaresma, poi al 71’ altra incornata su assist di Fernando. Queste due reti infonderanno fiducia e consapevolezza nei lusitani, al punto di riuscire a rispondere anche al 3-2 del Francoforte a 4 minuti dalla fine, con la rete dell’incredibile 3-3 definitivo di Ghilas. Per la regola dei gol in trasferta il Porto supera il turno ed andrà ad affrontare il Napoli.

E Mangala finisce in copertina, come accaduto nelle ultime settimane: sono state numerose, infatti, le voci di mercato che l’hanno accostato al Manchester United, al Manchester City, e alle big francesi Paris Saint-Germain e Monaco. Ma la bottega del Porto è molto cara e non lo lascerà partire per meno di 25-30 milioni di euro. Il calciatore ha un contratto in scadenza 30 giugno 2016, con una clausola di rescissione fissata a 50 milioni.

Eliaquim nasce a Colombes, vicino Parigi, da genitori originari della Repubblica del Congo, il 13 febbraio 1991, ma già a cinque anni si trasferisce in Belgio, nella città francofona di Namur. Ed è proprio in Belgio che sviluppa la sua formazione calcistica. Pur essendo nato in Francia e avendo scelto la Nazionale transalpina, è uno dei pochi calciatori che non ha mai giocato nel campionato del suo paese.

Le squadre in cui tira i primi calci si chiamano Lustin, CS Wepionnais e UR Namur. In quegli anni Mangala gioca come attaccante ed attira su di sé le attenzioni di uno dei maggiori club belgi, lo Standard Liegi. Con lo Standard firma nel 2007 a 16 anni un contratto giovanile della durata di tre anni. Ma tra i giovani ci rimane ben poco: viene trasformato in terzino sinistro (è mancino di piede), ed è in questo ruolo che disputa un brillante Europeo Under 17 con la Francia. Debutta in prima squadra nel suo club a 17 anni e mezzo in una partita contro il Germinal Beerschot. E’ durante la permanenza in Belgio che viene notato dal procuratore Fabrizio Ferrari, che ci vede lungo e comincia a curarne gli interessi. Sino al 2011 veste la maglia dello Standard Liegi e della Nazionale Under 21 francese, diventando di entrambe le selezioni una colonna insostituibile.

Si è trasformato in un roccioso difensore centrale, all’occorrenza anche mediano, sfruttando la sua fisicità imponente, 187 centimetri d’altezza per 80 chili.

A soli vent’anni ha già all’attivo 100 presenze e 4 reti con lo Standard, e su di lui punta decisamente il Porto, che con 6,5 milioni di euro e un quadriennale, nell’agosto 2011 riesce ad assicurarsene le prestazioni.

Nella stagione d’esordio in Portogallo è la riserva di difensori centrali del calibro di Rolando, Maicon ed Otamendi, e totalizzerà solamente 7 presenze. Nella scorsa stagione, 2012/13, Mangala gioca con più continuità, cogliendo anche la prima chiamata nella Nazionale maggiore della Francia, per l’amichevole contro l’Uruguay. E’ Deschamps a sceglierlo, nel maggio 2013.

Nella stagione attuale ha avuto una crescita esponenziale, ha i fari di tutta Europa addosso e a 23 anni è pronto ad essere convocato per i Mondiali del Brasile con la maglia della Francia. Il meglio deve ancora venire. Per Mangala c’è un futuro splendente davanti.