ELSEID HYSAJ, LA FURIA ALBANESE RITROVA SARRI
04.08.2015 | 08:38
“Il Napoli ufficializza l’acquisto di Elseid Hysaj. Il difensore albanese arriva in azzurro a titolo definitivo. In attesa che si perfezionasse il contratto, Hysaj ha debuttato nell’amichevole a Nizza subentrando nella ripresa”. I tifosi del Napoli col fiato sospeso – sempre che ce ne fosse davvero qualcuno in apprensione – possono tirare un sospiro di sollievo: Elseid Hysaj approda alla corte di Sarri. Un altro fedelissimo che, come Mirko Valdifiori, raggiunge all’ombra del Vesuvio chi l’anno scorso aveva impressionato per il gioco espresso a Empoli e che punta a ripetersi in una piazza dalle ambizioni e dalle pretese elevatissime. Il forte esterno albanese classe 1994 ha dunque già debuttato con la maglia azzurra, nell’amichevole di due giorni fa sul campo del Nizza persa 3-2: 45 minuti di solidità e qualche buona discesa per far capire a tutti che aria tirerà su quella fascia. Era stato seguito in passato dalla Lazio, su precisa richiesta del suo connazionale Igli Tare e su consiglio del ct dell’Albania Gianni De Biasi, che a più riprese non ha mai esitato a definirlo “una vera e propria forza della natura”. Poi non se n’è fatto più nulla: il fato ha voluto che il successivo capitolo di una carriera ancora tutta da scrivere avesse i contorni della città di Partenope.
Originario di Scutari, città dell’Albania nord-occidentale che conta quasi 300 mila anime, Hysaj muove i primi passi nel mondo del calcio tra le giovanili del Vllaznia e già da allora il destino sembrava voler giocare con lui. Già, perché nell’agosto del 2008, in occasione della qualificazione per il primo turno di Coppa Uefa, proprio la formazione albanese cadde sotto i colpi del Napoli di Reja e dei vari Pià, Zalayeta e Lavezzi. Un incrocio solo teorico e non fattuale, visto che Hysaj in quell’occasione non scese in campo. Ma le tappe di avvicinamento all’azzurro cominciano a succedersi da quel preciso momento: nell’estate del 2009 arriva il tanto desiderato approdo in Italia, all’Empoli. L’esordio in prima squadra avviene nella stagione 2011/2012, campionato di serie B e prima esperienza tra i professionisti (torneo chiuso con 35 presenze all’attivo, compresa la Coppa Italia). Il laterale, all’epoca 18enne, in pochissimo tempo guadagna un posto da titolare, diventando un perno inamovibile degli schieramenti tattici di qualsiasi tecnico vada ad allenare il sodalizio toscano. Che – altro segno del destino – è bianco e azzurro, ma Hysaj ancora non sa che nel giro di pochi anni, senza praticamente cambiare colori sociali, alzerà di parecchio l’asticella.
Proprio nel 2012 ecco che Sarri si impossessa dell’Empoli. Primo campionato in cadetteria chiuso al quarto posto e play-off persi contro il Livorno. Il secondo tentativo invece non va affatto a vuoto: seconda piazza e festeggiamenti che possono partire. E’ la serie A, il top per chiunque giochi a calcio, il modo migliore per accogliere al meglio anche l’esordio nella Nazionale maggiore. E Hysaj si comporta da veterano: 36 presenze su 38 (oltre a 3 apparizioni in Coppa Italia), una spinta costante sulla sua fascia di competenza (anche se, forte della sua duttilità, può disimpegnarsi con abilità sia a destra sia a sinistra) che ha ingolosito tanti addetti ai lavori. La piazza immensa e prestigiosa sarà quella del Napoli: nella stagione del rilancio, dopo il fallimento dell’obiettivo Champions da parte di Benitez per il secondo anno di fila e con una stagione da vivere a mille all’ora su tre fronti, Hysaj ha tutta la voglia di confermarsi a livelli altissimi. Gli spalti del San Paolo già vibrano per lui, sul terreno dell’impianto di Fuorigrotta già sembrano intravedersi i solchi che l’esterno lascerà impressi nei 90 minuti di gioco. Per la gioia soprattutto di De Laurentiis, certo del fatto di aver regalato un altro importante pezzetto di Empoli per far spiccare il volo al suo Napoli.
Foto: Napoli on Twitter