EMILIANO BONAZZOLI E LA NUOVA SFIDA DI MIAMI
03.05.2015 | 11:01
L’annuncio ha forse colto di sorpresa un po’ tutti. “Emiliano Bonazzoli al Miami Fusion Fc”. E allora tutti a pensare: “Ma QUELL’Emiliano Bonazzoli?”. Ebbene sì, proprio lui. Il bomber di Asola, ormai giunto alla soglia dei 20 anni di carriera e che in Italia ha indossato tantissime maglie. Mai è riuscito a imporsi in un grande club del Belpaese, pur avendo i mezzi per poter puntare al grande salto. Ma, sui campi della nostra serie A e anche della B, ha sempre lasciato il segno, aiutando le cosiddette medio-piccole ad allontanarsi da situazioni piuttosto scottanti.
La carriera di Emiliano Bonazzoli, un classe 1979 tutto fisico e padrone del gioco aereo fin dai tempi delle giovanili del Brescia, parte proprio con le Rondinelle. E’ il lontano 1996 e nel suo primo triennio da professionista in biancoceleste riesce a collezionare appena 18 presenze, senza andare a segno. Il suo esordio in B all’età di 18 anni risale al 1997, mentre nella stagione successiva ecco il coronamento del sogno della massima categoria. Due estati dopo torna in cadetteria, stavolta con la maglia del Cesena, dove convincerà a suon di prestazioni il club che ne deteneva il cartellino a riportarlo a casa. E’ la prima svolta professionale: nella stagione 1999/2000, quella del Brescia 2.0, Bonazzoli gioca ben 35 partite, siglando 10 reti. Le successive ottime esperienze con Parma e Verona saranno il trampolino di lancio verso il secondo snodo cruciale della sua appassionante carriera, quella Reggina che probabilmente più di tutte gli è rimasta nel cuore. All’epoca il parco attaccanti dei calabresi comprendeva elementi del calibro di Di Michele, Bogdani e Savoldi. Nessuna paura per lui: in due anni a Reggio dà il meglio di sé, collezionando 77 gettoni di presenza e punendo gli avversari in 17 occasioni, tra cui la fondamentale marcatura nello spareggio salvezza contro l’Atalanta. Altri 8 gol sotto la gestione Mazzarri rappresentano quanto basta per un salto di livello prestigioso: la Sampdoria.
In Calabria Bonazzoli sapeva che, con l’arrivo di Bianchi, non avrebbe trovato più tutto lo spazio che aveva avuto fino a quel momento. Così ecco la grande occasione blucerchiata: nella prima stagione arrivano le prime nove reti, ma anche il grave infortunio al ginocchio destro che lo costringe a chiudere il campionato a dicembre. Sfortuna a parte, in quattro anni a Genova farà esultare i propri tifosi 16 volte, prima di salutare per provare il piacere di giocare al Franchi di Firenze. Una parentesi breve, con Reggio sempre nel cuore. Ed è proprio lì che ritorna nel luglio del 2009, ancora una volta in serie B. Ed è come se il tempo non fosse passato mai: prima annata deludente, poi – dimostrando grande attaccamento alla maglia – decide di dimezzarsi lo stipendio pur di restare nel club di Foti. Nella stagione 2010/2011 è il grande protagonista della cavalcata verso i playoff, con il sogno promozione poi sfumato a vantaggio del Novara. Ma Bonazzoli occuperà per sempre un posto speciale tra i ricordi dei tifosi della Reggina. Nonostante le sue future esperienze: Padova, Marano, Honved, Este. E ora quella a stelle e strisce a Miami. Un’indedita quanto stimolante sfida lontano dal Vecchio Continente. Perché quando si vuole stupire, lo si prova a fare davvero ovunque.
Foto: goal.com