Serata di emozioni all’Olimpico, dove si è appena conclusa l’amichevole a scopo benefico tra la Roma e la Chapecoense. Emozioni vere all’atto dell’ingresso del campo e del calcio d’inizio dato da Jackson Follmann, l’ex portiere (uno dei tre sopravvissuti della squadra, con Alan Ruschel e Neto) al quale è stata amputata una gamba in seguito al disastro aereo della notte tra il 28 e 29 novembre scorsi. Quel maledetto schianto, avvenuto nei pressi di Medellin, che non solo impedì alla compagine brasiliana di giocarsi la prima finale della sua storia, quella di Copa Sudamericana (poi assegnatagli a tavolino) contro i i colombiani dell'Atletico Nacional. Ma che soprattutto si portò via la vita di ben 77 persone, tra calciatori, staff tecnico, dirigenti, giornalisti e membri dell’equipaggio. Sei in totale le persone uscite vive dalle lamiere del quadrimotore: una tragedia indimenticabile, non solo alle latitudini sudamericane. Stasera, nel bellissimo clima di festa da Todos Juntos che si è respirato, la Chapé è stata idealmente stretta in un abbraccio da uno stadio intero (cornice di pubblico comprensibilmente non eccezionale) e dalla Roma (scesa in campo con una maglia ad hoc) in tutte le sue componenti, compresi due simboli del calibro di Francesco Totti e di colui che precedette l’ex numero 10 come capitano, il brasiliano Aldair. Per la cronaca l’incontro si è concluso sul 4-1 a favore dei giallorossi: del rientrante Florenzi su rigore, Perotti e il giovane Antonucci (autore di una doppietta, un gol su rigore), le reti della Roma, mentre la Chapecoense è andata a segno proprio con il sopravvissuto Alan Ruschel, grazie al terzo penalty concesso dall’arbitro Valeri. Dal punto di vista prettamente calcistico, oltre al ritorno di Florenzi dopo il lungo calvario determinato dalle due rotture del crociato, da segnalare l’esordio di Patrik Schick. Questioni per una volta secondarie. Foto: Twitter Roma