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ENDRICK, UN BABY REAL

16.12.2022 | 13:40

Quando il Real Madrid spende 72 milioni complessivi per acquistarti, vuol dire che hai talento da vendere, soprattutto se la cifra in questione viene sborsata per un ragazzo classe 2006, ovvero ancora minorenne. La favola di Endrick Felipe Moreira da Sousa nasce e cresce al Palmeiras, squadra dove inizia a dare i primi calci al pallone e dove attira le attenzioni del club più forte e rinomato al mondo: il Real Madrid, disposto a svenarsi pur di acquistare un prodigio ancora minorenne. Endrick, avendo solo 16 anni, dovrà pazientare ancora un biennio, ovvero quando sarà raggiungerà la maggior età, prima di poter indossare la casacca dei Blancos, dopodiché potrà iniziare a scrivere la sua storia europea.

Sin da bambino gioca per il Palmeiras, squadra attualmente di prima categoria brasiliana che ha sempre creduto nel talento di colui che si può già definire un baby fenomeno. Nelle giovanili della squadra brasiliana dimostra di avere un passo in più rispetto ai suoi coetanei, lo dicono i numeri da PlayStation che caratterizzano il quinquennio trascorso nelle giovanili: 165 gol in 169 presenze, qualcosa di disumano. Bastano solamente 5 anni nel settore giovanile per convincere dirigenti e allenatori a farlo esordire in prima squadra a soli 16 anni e 2 mesi, diventando il più giovane debuttante nella storia del club. Dopo poco più di un mese dall’esordio, grazie a due doppiette storiche per il club brasiliano, trascina il suo Palmeiras in Serie A, permettendo al suo club di tornare nella categoria che merita e dimostrando sin da subito di che pasta è fatto. In Brasile è incontenibile: sterzate improvvise, slalom in mezzo agli avversari, gol, assist e passaggi visionari che regalano vittorie su vittorie al suo Palmeiras. A vederlo giocare non sembra che abbia solo 16 anni. I suoi idoli sono Cristiano Ronaldo e Ronaldo il Fenomeno, due fonti d’ispirazione di un certo livello. Le giocate sul rettangolo verde, infatti, ricordano quelle del fenomeno brasiliano e i dati dei gol sono tanto disumani quanto quelli di Ronaldo il portoghese, nonostante per diventare come loro, la strada, al momento, è ancora molto lunga. Nonostante i numeri e le statistiche siano da vero predestinato, ci sono state squadre che hanno avuto il coraggio di non tesserare Endrick, chiedere a Santos e Sao Paolo, che ai provini per entrare nei rispettivi club, lo hanno rispedito a casa, per loro sfortuna, bruciando un’occasione che probabilmente avrebbe portato alle due squadre club sia vittorie che denaro. Anche per questa ragione, Endrick deve tutto al Palmeiras, come dichiara nell’intervista realizzata appena conclusosi il trasferimento a Madrid. Lui stesso dichiarò che il suo sogno era diventare un giocatore del Real, probabilmente influenzato dalla carriera dei suoi due idoli. Possiamo dire che è un ragazzo molto fortunato, a soli 16 anni il suo sogno è già stato realizzato. I Blancos hanno investito una cifra da urlo per comprarlo, esaudendo il suo più grande desiderio e rendendolo unico nel suo genere, mai nessun minorenne è stato pagato quanto Endrick, questo fa riflettere sul potenziale del ragazzo e sulle effettive qualità che lo contraddistinguono, raramente una società del calibro del Real Madrid sbaglia un investimento. Leila Pereira, definirà il trasferimento di Endrick in Spagna come l’operazione di mercato più grossa di sempre. 

La trattativa che lo porta a Madrid è molto simile ai trasferimenti di Rodrygo e Vinicius Jr, due dei brasiliani sbarcati ai Galacticos direttamente dal Brasile. Le caratteristiche di Endrick, non a caso, sono molto simili a quelle delle due ali della Nazionale del Brasile: rapidi, veloci, tecnici e dotati di un gran dribbling. L’unica differenza è il piede, il classe 2006, infatti, è un mancino purissimo, estroso ma al contempo decisivo, parlano i gol e le statistiche. Ora dovrà farsi le ossa per ancora un paio d’anni, successivamente avrà l’occasione di mettersi in mostra nel calcio europeo, quello che conta davvero. Ancora un po’ di pazienza e il baby prodigio sarà pronto. Attenzione, perché se il Real ha davvero speso una cifra così grossa, significa che Endrick potrebbe essere il “crack”, come si definiscono a vicenda  i brasiliani, dei prossimi 20 anni e a giudicare dalla rosa attuale dei Blancos, ricca di giovani predestinati (Vinicius, Rodrygo, Tchouaméni, Camavinga, Valverde e così via), questo potrebbe essere un problema per tutti i top club europei. Saranno i due anni più lunghi della sua vita, ma ne varrà la pena di pazientare, sia per noi che per lui. La favola di Endrick è ancora tutta da scrivere.

Foto: Instagram Endrick