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Entella, il presidente Gozzi: “Senza di noi Zaniolo non sarebbe quello di adesso”

02.01.2021 | 17:55

Iniziato un nuovo anno è tempo di bilanci per quello appena finito. Nella vita come nel calcio. In Serie A come in B. Attraverso i canali ufficiali del club ligure, anche il presidente dell’Entella Antonio Gozzi ha voluto tirare i bilanci della sua squadra.

Come primo argomento ha toccato quello relativo al Covid-19: “Penso alla pandemia, ai danni generati, che nonostante tutte le misure di protezione ha colpito anche ambienti dell’Entella, fortunatamente non in maniera grave. Io non sono d’accordo che nel calcio è sparita la passione ed è rimasto solo il business. Il calcio ha fatto uno sforzo significativo per andare avanti. Ci sono persone chiuse in casa che trovano gioia in una partita di calcio. Tutti non vediamo l’ora di riavere i tifosi, ma bisogna fare i conti con la realtà. Ritengo sia stato meglio proseguire a porte chiuse rispetto che a sospendere tutto, perché ciò avrebbe significato la morte del calcio. I diritti televisivi reggono il calcio di oggi anzi, in questo momento il valore del diritto televisivo è ancora più alto rispetto ai momenti normali perché tantissimi si guardano i match da casa, non potendo venire allo stadio”.

Spazio poi al settore giovanile e come sia stato fondamentale per la crescita di Zaniolo: “L’attività più colpita è stato il settore giovanile proprio perché non ha le protezioni dei diritti televisivi e le necessità di andare avanti. Essendo una scuola, ha sofferto come le scuole normali. Dispiace vedere i ragazzi non poter giocare perché quando li scorgo con la tuta dell’Entella che vanno agli allenamenti, per me è una gioia. Speriamo di uscire da questa situazione e di poter tornare a vivere una vita normale. L’altra sera a Vicenza vedere giovani determinanti per la vittoria testimonia che il nostro lavoro coi giovani ha dato grandi risultati. Il miglior giovane italiano, Zaniolo, senza il settore giovanile dell’Entella non sarebbe il giocatore che è. Abbiamo lanciato tantissimi giocatori”.

Infine un augurio per il 2021, lontano dal mondo del calcio ma relativo al virus: “Speriamo che le campagne vaccinali consentano a tutti noi di vivere un 2021 più sereno e tranquillo del 2020. Sono ottimista e fiducioso, la scienza ha realizzato un evento impensabile. Fino a poco tempo fa per un vaccino servivano anni e anni. Grazie alla concentrazione di risorse e il lavoro di concerto di tutte le nazioni, in meno di un anno si vaccinano miliardi di persone al mondo. Questo è il segno dei tempi, queste vicende si combattono e si vincono con il progresso, la scienza, la tecnologia e non con l’oscurantismo”.

 

Foto: Twitter Entella