Enzo Di Costa, il re del cioccolato che ha reso più dolce la sua passione per l’Inter
01.08.2024 | 19:00
L’Inter e il cioccolato in tutte le sue declinazioni. Due passioni, un’unica fede: metterci sempre il cuore. È Enzo Di Costa, tifoso nerazzurro, doc come i vini di cui è un cultore sopraffino e proprietario della Marie Ange Di Costa assieme alla preziosa sorella Anna. L’azienda è davvero fiore all’occhiello della Sicilia come l’Inter che ha la doppia stella sul petto. Azienda altamente meccanizzata per regalare prodotti dolciari perfetti, sicuri e gustosissimi perché Enzo Di Costa seleziona personalmente le materie prime e le miscela sapientemente secondo antiche ricette messe a punto da lui. Una garanzia assoluta. Anzi, un computer vivente con meccanismi sincronizzati come se fosse il 3-5-2 dell’Inter che non ha paura di qualsiasi avversario. Enzo Di Costa è come Simone Inzaghi, ovviamente con le dovute proporzioni: ha costruito abilmente la sua squadra, tassello dopo tassello e stando molto attento ai particolari perché sono i particolari che molto spesso – quasi sempre – fanno la differenza. Chapeau.Un cioccolatino, se ci pensate bene, è come una bordata di Calhanoglu sotto l’incrocio. L’uovo di cioccolato somiglia a un’incursione di Barella che ti lascia di stucco come la sorpresa che trovi dentro. La pralina dal cuore tenero è come una veronica di Mkhitaryan, puro sapore all’improvviso e quando nessuno se l’aspetta. I cioccolatini di Enzo, tifoso doc e fedeltà indiscutibile, sembrano una metafora calcistica per tutte le dolcezze che la sua squadra del cuore gli ha regalato. I torroncini potrebbero anche essere i gol di Lautaro, uno più bello dell’altro e quindi uno più buono dell’altro, ovviamente da gustare come se fossero ciliegie. “La mia passione per l’Inter nasce da lontano e ora è diventata una religione, purissima fede. Guardo le partite in assoluto silenzio, sono tifoso dentro e non ho pudore a dirlo. Non c’è cosa più bella per la passione che metti senza finzioni. A casa ho uno schermo gigante che mi permette di isolarmi come se fossero tutte primissime visioni. E quando sei innamorato della tua squadra, non vuoi guardare le partite in compagnia. Non per mancanza di rispetto, l’accoglienza e l’amicizia sono le mie prerogative, ma perché le partite della tua squadra le guardi da solo, soffri da solo e ti disperi da solo”. Per la verità l’Inter gli ha regalato solo grandi soddisfazioni. “E l’anno prossimo per lo scudetto saremo più che mai in corsa. La doppia stella è stata una gioia immensa, ma non possiamo fermarci qui. La mia ambizione? Andare in giro per l’Europa con la mia Inter, mi piace viaggiare e lo devo fare spesso per lavoro visto che almeno la metà dei mesi di ogni anno sono tra Sud America e chissà dove. A New York sono di casa, da lì è partita la mia gavetta tra mille sacrifici e rinunce. Adesso mi sento strano se non viaggio, quindi è un’abitudine. Ecco, sogno di prendere un aereo alla viglia di una partita della Super Champions per guardare dal vivo la mia Inter e per gioire con lei”. Una dolcezza di Inter: sembra lo slogan di Enzo Di Costa e della sua voglia di stupire, certificata dai fatti.