EQUILIBRIO E CREATIVITÀ: MARC ROCA, IL NUOVO XABI ALONSO CHE HA STREGATO IL BAYERN
24.08.2019 | 10:30
Come ciliegina sulla torta in questo mercato all’insegna del rinnovamento, il Bayern Monaco è pronto a regalarsi Marc Roca, 22enne centrocampista dell’Espanyol. Per farlo, i bavaresi pagheranno l’intera clausola rescissoria del calciatore, fissata a ben 40 milioni di euro. Una cifra che generalmente non viene spesa per qualsiasi giocatore. Alto 184 centimetri e di piede mancino, Roca ha descritto in prima persona le sue stesse caratteristiche tecniche nel corso delle varie interviste rilasciate in carriera: la ricerca dell’equilibrio tra le due fasi e tra la qualità e la quantità, l’organizzazione del gioco, la creatività, la copertura di spazi ampi di campo. Non è particolarmente veloce, ma lo è il suo gioco con la palla. “Da bambino era più piccolo e più debole fisicamente rispetto agli altri – ha detto a El Periodico – quindi ho dovuto sviluppare altre tecniche per vincere”. Stupisce anche la sua maturità, nonostante la giovane età. “Leggo molto e cerco il mio equilibrio. Un giorno il calcio finirà anche per me”, ha detto tra una dichiarazione e l’altra parlando anche delle proprie insicurezze o della grande fortuna di aver sfondato in questo mondo. Il suo modello numero uno è Xabi Alonso, ma con lui gli vengono spesso e volentieri accostati altri grandissimi mediani come Busquets o Rodri. E La Vanguardia non ha esitato nel definirlo Pivote total.
Nato il 26 novembre 1996 a Vilafranca del Penedes, nel comune catalano di La Granada, Marc Roca Junqué si è avvicinato al mondo del calcio andando a vedere le partite dei suoi fratelli maggiori, coi quali scambiava i primi passaggi su un campo verde. La sua prima squadra di club è l’Atletic Vilafranca, ma il ruolo non è ancora quello nel quale è poi esploso. Amava giocare centravanti per poter segnare più reti possibile (il suo idolo sin da bambino è sempre stato Raul Tamudo, centravanti scuola Espanyol con 13 presenze nella Nazionale spagnola tra 2000 e 2007), ma viene spostato col tempo prima da ala e poi da terzino sinistro. È solo al secondo anno di Cadetes (U16) che arriva l’intuizione di trasferirlo in cabina di regia, e da lì non esce più. Si parla di una bocciatura del Barcellona in età da Cantera o anche di un rifiuto dello stesso ragazzo ai blaugrana, ma è lui stesso a rispondere a OKDiario: “Dicono questo, ma non è mai successo perché il Barcellona non mi ha mai fatto un’offerta. Sono sempre stato nell’Espanyol con grande piacere”.
Ed è infatti con i blanquiazules che cresce calcisticamente, esordendo prima nel 2014 nella squadra B e poi nel 2016 con la prima squadra, a 19 anni e 9 mesi. In panchina c’è Quique Sanchez Flores, che lo lancia ma non ne fa subito un titolarissimo, mentre nello stesso anno fa il suo esordio anche nella Nazionale catalana, in un 3-3 contro la Tunisia. Un ruolo centrale Roca lo assume nel 2018 prima con il tecnico ad-interim Gallego (che è anche l’attuale allenatore del club), poi con Rubi. Nel 2018/19 colleziona 40 presenze tra Liga e Copa del Rey, a fine anno viene convocato per l’Europeo U21 disputato in Italia. Le prime due partite le segue dalla panchina, poi dalla terza le gioca tutte. Gli vengono affidate le chiavi del centrocampo a tre composto assieme a due fenomeni come Ruiz e Ceballos e la Spagna, anche grazie al suo apporto, finisce per vincere la competizione. Lo scorso 25 luglio ha raggiunto un altro traguardo importante esordendo nella fase preliminare dell’Europa League, ma le emozioni per lui sembrano destinate a non fermarsi qui. Il prospetto è di quelli cristallini e quasi accecanti, il Bayern lo sa e non trema di fronte alla clausola da 40 milioni.
Foto: Diario Sport