Per Erick Pulgar al Bologna siamo in pieno countdown: il versatile jolly classe 1994 non è stato convocato dall’Universidad Catolica per il match vinto ieri per 5-1 contro il Barnechea e valido per la Coppa del Cile. A fine partita, espressamente interpellato dai cronisti locali sull’assenza del gioiellino, il tecnico Mario Salas ha sostanzialmente glissato, motivandola con problemi fisici last minute. Un classico.
In realtà, il trasferimento del promettente cileno al Bologna può considerarsi praticamente cosa fatta: storia della notte tra l’1 e il 2 agosto, quando vi abbiamo anticipato la definizione dell’affare. Erick era stato seguito da altre società italiane, ma i felsinei sono stati i più concreti e hanno sbaragliato la concorrenza al momento giusto, uscendo allo scoperto e comunicando al club di appartenenza la volontà di pagare la clausola rescissoria da 2,5 milioni di euro, scoglio decisamente non insormontabile.
Un bel colpo, quello piazzato dallo staff coordinato da Pantaleo Corvino, che in vista dell’immediato ritorno in Serie A sta assemblando sul mercato un mix tra elementi esperti (Mirante, Brienza, Brighi, Rossettini) e giovani interessantissimi (da Rizzo a Crisetig passando appunto per Pulgar). Chiaro, la piazza è esigente dopo aver centrato la promozione via playoff. Ma si aspettano ulteriori impulsi da Joey Saputo, il potente patron canadese (proprietario anche del Montreal Impact) che ultimamente ha ammesso di avere visioni parecchio divergenti con Joe Tacopina, l’avvocato americano (ex consigliere d’amministrazione della Roma, dalla quale è arrivato anche l’amministratore delegato Fenucci) che lo scorso ottobre rivestì un ruolo chiave nell’acquisizione del club da Guaraldi.
Tornando al nostro personaggio del giorno, per il quale è pronto un contratto quadriennale, Erick Antonio Pulgar Farfán nasce ad Antofagasta il 15 gennaio del 1994 e inizia a muovere i primissimi passi al Miramar Sur Este, per poi approdare all’età di 15 anni nel settore giovanile del Club de Deportes Antofagasta, compagine della sua città con la quale esordisce in prima squadra nel 2011. La scorsa estate si guadagna la chiamata dell’Universidad Catolica, che investe poco meno di 500mila euro per il 70% del suo cartellino e viene ripagato dalle ben 7 reti realizzate in 34 partite disputate tra Apertura, Clausura, Liguilla e Copa Sudamericana.
Nato centrocampista, ben presto Pulgar prende confidenza con il ruolo di difensore centrale ed è anche in grado di disimpegnarsi all’occorrenza sulla fascia: ecco la versatilità che lo ha reso appetibile agli occhi degli emiliani, per quanto Delio Rossi al momento lo veda più che altro da interno nella zona nevralgica.
Munito di lunghe leve (186 cm distribuiti su soli 70 kg), Erick ha esordito in Nazionale maggiore il 29 gennaio del 2015, con Sampaoli che gli ha concesso tutti i 90 minuti dell’amichevole contro gli Stati Uniti, ma poi il commissario tecnico della Roja non lo ha precettato per la Coppa America, vinta davanti al pubblico amico superando in finale l’Argentina ai rigori.
Paragonato in patria per le movenze addirittura a Paul Pogba e assistito dall’influentissimo Fernando Felicevich (lo stesso agente di Arturo Vidal, Alexis Sanchez e Charles Aranguiz, per intenderci), Pulgar si misurerà nel nostro massimo campionato: lo stadio “Dall’Ara” lo aspetta. Una scommessa intelligente, il Bologna spera di presentarsi alla cassa.
Foto: lanacion.cl