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Esaltare il mercato dell’Inter oggi: troppo facile dopo gli “insulti”

18.09.2023 | 11:54

Lo sport preferito, molto spesso uno spot inguardabile, è quello di esaltare una cosa che fino a poche settimane prima era stata aspramente criticata. Ci riferiamo ai giudizi sul mercato dell’Inter: un direttore di quotidiano, che sa difendere solo due allenatori a prescindere da qualsiasi risultato, lo aveva definito da RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) per il semplice fatto che fosse stato acquistati qualche calciatore ultratrentenne. Nella sua crociata personale giù il martello in modo da picchiare duro, soltanto lui non si era era reso conto che l’Inter – senza budget prestabilito – aveva fatto miracoli e messo su un organico competitivo. Ma il tizio della RSA non era da solo perché un altro quotidiano aveva confezionato titoli durissimi nei giorni dell’arrivo di Arnautovic, come se Thuram fosse stato un riempitivo e come se le altre operazioni – Pavard compreso – non appartenessero al mondo nerazzurro. Adesso lo stesso quotidiano esalta l’Inter, la profondità della rosa, la completezza, la solidità e la ricchezza, l’esatto contrario rispetto a non troppi giorni fa. Troppo facile, poche settimane dopo gli “insulti”: il classico esercizio all’italiana – legato ai risultati – che rende spesso la pezza peggio del buco.