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Esclusiva: Berardi-Jesus-Witsel, il senso del piano Suning

28.06.2016 | 23:58

Il piano Suning è molto ambizioso, non prevede follie. Ci spieghiamo: grandi investimenti sì, ma inizialmente nel pieno rispetto del fair-play finanziario. Mettere a posto il bilancio per poi andare fino in fondo per un’Inter competitiva. Inizialmente pensando anche a un paio di sacrifici, ma con una cifra tecnica sempre più importante. Suning vuole prendere due giovani di talento e se potesse chiuderebbe sia l’operazione Berardi che quella relativa a Gabriel Jesus. Su quest’ultimo c’è concorrenza (anche la Juve) e va comunque presa una decisione definitiva: se arrivasse lui, trattativa difficile, non potrebbe arrivare l’altro extracomunitario Yaya Touré a meno di escamotage. E Mancini, come raccontato a parte, resta sempre aggrappato al centrocampista del Manchester City. Berardi sarebbe l’investimento sul giovane italiano più talentuoso, l’Inter vuole incassare un no definitivo del ragazzo prima di dedicarsi ad altro. E non si andrà oltre le prossime 48 ore. Comunque, con la convinzione di insistere. Candreva? Piace moltissimo, ma oggi l’idea è quella di non spendere 25 milioni per un quasi trentenne. Witsel? Pista straconfermata, ci sono stati contatti veri pur sapendo che esiste concorrenza (soprattutto inglese) e che le cifre sono alte a un anno dalla scadenza con lo Zenit. Ma all’Inter piace molto, esattamente come Dembelé del Tottenham. Mentre per la difesa oggi la prima scelta resta Garay. Primi appunti sparsi del nuovo corso Suning in casa Inter, ma sono appunti importanti.