Esclusiva: occhio De Boer, non hai troppo tempo. E Capello…

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Frank De Boer è stato chiamato dall’Inter poco più di un mese fa. Ha raccolto l’eredità di Mancini il 9 agosto, dovendosi ambientare in fretta in un contesto assolutamente nuovo. E i riscontri al momento non sono positivi: brutta sconfitta a Verona col Chievo all’esordio in campionato, pareggio casalingo col Palermo prima dell’acuto di Pescara in rimonta, grazie alla doppietta di Icardi nel finale. Ma la “recita” contro i misconosciuti israeliani dell’Hapoel Beer Sheva, al rientro in Europa dopo il digiuno, è stata realmente da dimenticare. Le assenze dei vari Joao Mario, Kondogbia e Jovetic (non inseriti in lista Uefa, al pari di Gabigol, per i noti limiti derivanti dal Fair-Play Finanziario) non possono giustificare la totale assenza di personalità evidenziata. Né può costituire un’attenuante il ricorso al turnover. Contro un avversario non certo irresistibile l’Inter, a prescindere dagli interpreti, avrebbe dovuto offrire ben altro tipo di prestazione sul piano del carattere. L’allenatore olandese ha bisogno di tempo, ma l’Inter ha fretta, non intende perdere ulteriore terreno, specie dal punto di vista motivazionale. A maggior ragione dopo gli investimenti sostenuti sul mercato da Suning. Ecco perché le prossime gare, a partire dal derby d’Italia con la Juve, saranno già indicative per il futuro del tecnico. E se Frank continuasse a non ingranare, non sarebbe da escludere per il futuro un nuovo ribaltone. In tal caso, occhio all’identikit di Fabio Capello, che ha un gran rapporto con i cinesi e che proprio nei giorni scorsi ha annunciato di aver chiuso con le Nazionali. Quanto alla panchina di un club, davanti a un progetto stuzzicante, don Fabio potrebbe invece raccogliere la sfida...