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Esclusiva: Yaya, le visite e quella certezza di Mancini

02.06.2016 | 23:40

Abbiamo grande rispetto verso il 95% dei nostri colleghi: quando possiamo, tranne che per quel 5%, evitiamo di commentare qualsiasi indiscrezione di mercato. Fatta questa premessa, andiamo oltre. Sulle visite che Yaya Touré avrebbe fatto ieri a Rozzano non abbiamo riscontri. Zero riscontri. Abbiamo verificato e non ci sono tracce. Quandi, anche per rispondere alle tantissime persone che ci hanno scritto, non possiamo confermare. Ma siamo nella condizione di andare oltre. Roberto Mancini sta attuando per l’ivoriano del City lo stesso pressing che aveva fatto più o meno l’anno scorso di questi tempi per Felipe Melo. Sappiamo bene com’è andata a finire: no, nì, forse, ma la volontà dell’allenatore è stata esaudita. Per Yaya il pressing del Mancio è 10 volte superiore rispetto a quello no stop che aveva fatto per il brasiliano ex Galatasaray. Tra l’altro ci sarebbero delle promesse dello stesso Touré (che guadagna circa 300 mila euro a settimana e dovrebbe tagliarsi di molto l’ingaggio, ma che ha già dato la propria disponibilità) di considerare l’Inter (ancora impegnata nella vendita della maggioranza a Suning) come priorità e davanti a qualsiasi altra proposta (Cina compresa). Il rapporto tra centrocampista e allenatore è davvero speciale: si tratterà anche di capire se il City chiederà qualcosa a un anno dalla scadenza del contratto, soprattutto quanto. Ma questi problemi non coinvolgono Mancini, si potrebbe aggiungere che tra l’arrivo di Banega e la necessità di difendere l’investimento Kondogbia un altro esborso così esoso non avrebbe troppa logica. Ricordando le ultime prestazioni di Touré in Champions, anche se questo è un aspetto marginale: per Mancini si tratta ancora oggi di uno dei migliori specialisti al mondo. E se – ripetiamo – il pressing è 10 volte superiore a quello per Felpe Melo, la conclusione sembra logica. Riepilogando: niente visite di Yaya Touré, nessuna presenza a Milano e dintorni, ma c’è una certezza. Quale? Quella di Mancini. 


Foto: Eurosport