Durante esclusivo: “Vi racconto Gabigol”
18.07.2016 | 23:48
Per conoscere meglio Gabriel Barbosa, semplicemente noto come Gabigol, la punta del Santos e della Seleção nel mirino della Juventus, abbiamo intervistato in esclusiva l’agente Fifa (non dell’attaccante) Sabatino Durante, da sempre operativo in Brasile e grande esperto di calcio carioca:
“Stiamo parlando di un giovane che il prossimo 30 agosto compirà 20 anni, ma che vanta già un curriculum da veterano. I numeri non mentono: già 152 presenze e 56 gol con la maglia del Santos tra Campionato Paulista, Brasileirao e Copa do Brasil. Inoltre ha militato in tutte le Nazionali giovanili del Brasile sino ad arrivare ad essere un perno fisso dell’Olimpica e debuttare infine in quella maggiore lo scorso maggio contro Panama in amichevole: un esordio da predestinato, a segno dopo 11 minuti dal suo ingresso in campo. A giugno ha fatto parte della sfortunata spedizione in Copa America, giocando 3 partite e realizzando nel 7-1 inflitto ad Haiti dalla Seleção. del Brasile contro Haiti. Ma anche il debutto nel Santos fu molto particolare: 26 maggio 2013, l’ultima partita di Neymar prima del passaggio al Barcellona, e a Vila Belmiro contro il Flamengo andò in scena una sorta di passaggio di consegne indiretto. Al 69’ Gabigol entra, all’eta di 17 anni e 8 mesi e 26 giorni, al posto del centravanti Henrique Dourado e gioca 21 minuti insieme a Neymar, dal quale idealmente ha ricevuto il testimone anche se è un altro giocatore fisicamente e tecnicamente”.
Quali sono le differenze con l’asso del Barcellona?
“Inizialmente nel Santos ha giocato da centravanti, poi ha preso il posto di Neymar come punta esterna a sinistra nel trio di attacco, salvo poi tornare a fare il centravanti o il trequartista nel 2014 e 2015 con il ritorno di Robinho al Santos, dopo la cui partenza per la Cina si è consacrato definitivamente. Mentre dopo la cessione di Geuvanio si è spostato sulla destra, posizione che sta occupando anche quest’anno. Sostanzialmente il Santos da qualche anno a questa parte gioca con un centravanti puro (Ricardo Oliveira) e tre trequartisti, anche se i due esterni della batteria si alzano spesso a fare le punte. L’ho fatta lunga per dire che Gabigol può ricoprire tutti i ruoli d’attacco, centravanti, attaccante esterno – sia a destra che e a sinistra – e può fare alla grande anche il trequartista. Secondo me dà il meglio di sé a destra o a sinistra in un attacco a tre o nella linea di 3 trequartisti dietro l’unica punta. In Nazionale maggiore però ha giocato da seconda punta, a conferma della sua duttilità. È un calciatore dotatissimo tecnicamente, è mancino ma usa in modo educato anche il destro, fisicamente già ben formato, ancora sbaglia qualche gol per precipitazione ma è forte ed ha grandi margini di miglioramenti, specie nel gioco aereo. Anche perché è un ragazzo serio, che lavora bene sul campo, può crescere ancora e diventare davvero devastante se riesce ad essere un po’ più freddo. Giocatore vero, talento eccellente. Diciamo che non ha la rapidità, la fantasia e la leggerezza di Neymar: è un altro tipo di giocatore, ma se va alla Juve o in un’altra società di livello simile, si è inserito il Real Madrid, può diventare un campione con la C maiuscola”.
Foto: Lancenet