Esimio Carnevali, ricordi che Berardi non è un pacco postale
Il
Sassuolo ha un amministratore delegato molto attento a tutto come
Carnevali, ma alcune dichiarazioni sono incomprensibili. Come quelle rilasciate nelle ultime ore su
Berardi, per certi versi dichiarazioni imbarazzanti. In sostanza,
Carnevali dice che
Berardi resterà, che la
Juve non c'è (eppure
Marotta aveva detto cose diversi) e che avevano deciso venti giorni fa. A noi risulta il contrario, ovvero che alla fine della scorsa stagione avevano detto a
Vrsaljko e
Berardi che sarebbero stati sacrificati. I conti non tornano perché
Carnevali si contraddice da solo: aveva deciso di mandare
Vrsaljko al
Napoli, un'operazione conveniente perché avrebbe garantito in cambio il prestito di
Zapata, ma alla fine ha deciso il croato e non la società. E
Vrsaljko ha deciso di andare all'
Atletico Madrid. Che poi gli spagnoli abbiano accontentato il
Sassuolo è un altro paio di maniche, va solo rimarcato che a decidere è stato
Vrsaljko non
Carnevali. E quindi la contraddizione è evidente, a meno che l'amministratore delegato non pensi di trattare i suoi calciatori come pacchi postali. L'effetto sarebbe negativo per il Sassuolo, lo dovrebbe intuire anche
Di Francesco che giustamente è il padre calcistico di
Berardi e che quindi dovrebbe dargli la possibilità di fare il salto di qualità. Altrimenti il rischio potrebbe anche essere quello di trovarsi in rossa un calciatore non al massimo delle motivazioni, come sarebbe stato non al massimo
Vrsaljko. Di sicuro
Berardi valuterà la proposta dell'
Inter, poi deciderà e può anche scegliere di restare al
Sassuolo. Ma le parole di
Carnevali, pronunciate in quel modo, di sicuro faranno riflettere.