ESPERIENZA, MATURITÀ E CARISMA: CARLÃO, UNA ROCCIA PER MIHAJLOVIC
Nuovo volto in casa Toro, il club di Cairo registra un arrivo nel pacchetto difensivo. Si tratta di Carlos Roberto da Cruz Júnior, meglio noto come Carlão. Dopo l'ingaggio di Juan Manuel Iturbe dalla Roma, ecco il secondo rinforzo in ordine di tempo per i granata. Carlão nasce a San Paolo il 19 gennaio del 1986, cresce calcisticamente - a partire dal 2001 - nel settore giovanile del Corinthians, debuttando in prima squadra a soli 15 anni. Lo spazio a disposizione è striminzito, dopo due stagioni lascia il Timão e si trasferisce in Europa. Sulle sue tracce, nel 2008, c'è il Sochaux che lo porta in Francia dietro un corrispettivo di 800mila euro. Il difensore in poco tempo diviene un perno fondamentale e imprescindibile dei Les Lionceaux, in totale colleziona 144 presenze nell'arco di sei annate. Il suo impatto con il calcio europeo è ottimo, Carlão dimostra di poter garantire una certa maturità, forza fisica e grande carisma. Successivamente, dopo aver messo in risalto le proprie qualità in Ligue 1, attira le attenzioni di numerosi club. A spuntarla, però, è l'APOEL. Così, nell'estate del 2014, accetta la sfida cipriota e approda a Nicosia. Con il sodalizio gialloblu l'impatto è soddisfacente, il brasiliano non impiega molto tempo a far notare le sue indubbie capacità. Carlão è il vero e proprio leader difensivo per eccellenza, è lui a comandare la retroguardia e l'intero reparto arretrato. Grazie a un rendimento degno di nota, riesce a trascinare i suoi compagni verso numerosi successi. Inoltre, si laurea per ben due volte campione di Cipro, conquistando consecutivamente il titolo.
L'esperienza con l'APOEL lo porta a uno step successivo, quello tanto atteso probabilmente. Ormai la sua formazione è completa, la sua maturità è totale. Il roccioso centrale è all'apice della carriera e ne è al corrente. Per questo, in prossimità delle 31 primavere, la chiamata del Torino è quasi un segno del destino. L'occasione della vita, l'opportunità di misurarsi in un campionato di altissimo livello. In un torneo competitivo quanto ambito. Dopo aver rappresentato al meglio la compagine cipriota disputando oltre 80 incontri ufficiali, tra cui 35 nelle competizioni europee (Europa League e Champions League), Carlão è pronto a compiere il grande passo. La sua esperienza farà certamente comodo al tecnico Sinisa Mihajlovic che, dopo aver congedato Cesare Bovo (partito con destinazione Pescara), si ritrova in rosa un baluardo assolutamente all'altezza. Cairo e Petrachi stavolta hanno scelto l'usato sicuro, in questi casi le attese vengono sempre rispettate. Per ottenere un posto in squadra ci sarà da sgomitare e non poco, la concorrenza è ardua, ma l'ex Corinthians non è affatto l'ultimo arrivato. Anzi. Il suo desiderio più grande è sorprendere, come ha sempre fatto finora. La sua forza di volontà, la voglia di arrivare a tutti i costi e di farsi apprezzare anche nel nostro massimo campionato, sono tutte componenti che potrebbero fare la differenza. Le sue caratteristiche? Nonostante l'importante struttura (1,83 m per 72 kg), oltre a giocare al centro nel suo ruolo naturale, può tranquillamente disimpegnarsi con discreta eleganza sull'out sinistro difensivo. Possiede una buona tecnica di base e quando si tratta di pennellare al centro sfodera una precisione invidiabile. Pertanto, il Toro è pronto ad accoglierlo. Le porte della Serie A si spalancano, Carlão sbarca in Italia.