RAUL GARCIA, SINONIMO DI GARANZIA. DALL’ATLETICO ALL’ATHLETIC CON LA STESSA FAME
Nell'ultimo weekend di Liga ha fatto parlare molto di sé il solito e insaziabile Leo Messi che, con una straordinaria doppietta al Santiago Bernabéu, ha steso il Real Madrid permettendo al Barcellona di agguantare i
Blancos in vetta alla classifica. In realtà, a chiudere la 33esima giornata del campionato spagnolo, è stato il sentitissimo derby basco Eibar e Athletic Bilbao. L'incontro si è concluso con il successo dei
Leones Rojiblancos, a decidere le sorti dell'incontro è un gol bello quanto decisivo realizzato da
Raul Garcia a tempo praticamente scaduto, precisamente al minuto 94. Una rete che permette all'Athletic di aggiudicarsi l'attesissima sfida e ai suoi tifosi di festeggiare. Infatti, grazie a questa vittoria, la formazione allenata da Ernesto Valverde (da tempo accostato proprio alla panchina del Barça) scavalca i cugini della Real Sociedad e si impadronisce del sesto posto, posizione che a fine stagione potrebbe garantire la qualificazione in Europa League. In questo preciso istante, altro motivo d'orgoglio, è proprio l'Athletic a guidare la "zona basca" della graduatoria. Pertanto, l'entusiasmo è percepibile e tutto ciò grazie all'acrobazia volante di Raul Garcia, un calciatore ormai esperto che conosce la gavetta e che non avrebbe più bisogno di molte presentazione. Raul Garcia Escudero (questo il suo nome completo) nasce a Pamplona l'11 luglio del 1986, cresce per le strade della sua città natale e all'età di 16 anni viene ingaggiato dall'
Osasuna. Cresce praticamente a casa, il suo talento viene fuori e pian piano gli addetti ai lavori se ne accorgono. In quel periodo, in effetti, si parla tanto di un forte interessamento da parte del Real Madrid. Ma l'allora ragazzo ricco di talento decise di continuare il proprio percorso formativo con i
Rojillos. Dopo un paio di stagioni nelle giovanili, viene aggregato nella squadra B dove colleziona 3 reti in 28 apparizioni. A quel punto l'Osasuna lo promuove in prima squadra e, a piccoli passi, Raul Garcia diventa un perno fondamentale. Le sue prestazioni non passano inosservate e l'
Atletico Madrid, nell'estate del 2007, non ci pensa due volte ad acquistarlo. Il trequartista basco ritiene opportuno lasciare la terra natia e si trasferisce nella capitale spagnola. Il suo impiego è costante, la sua qualità gli permette di appropriarsi di una maglia da titolare e difficilmente l'allora tecnico Javier Aguirre lo tiene fuori dal proprio undici iniziale. Garcia si rivela sempre più fondamentale, dopo qualche annata
diventa il calciatore con più incontri disputati in Champions League con la maglia dell'Atletico Madrid (ben 22) staccando Luis Aragonés (fermo a 21). In occasione della gara vinta per 2-0 ad Elche raggiunge le 300 presenze ufficiali con la maglia biancorossa, successivamente colleziona anche la presenza numero 67 (poi diventeranno 71) nelle competizioni europee ottenendo così il primato assoluto che tuttora detiene (Adelardo è in seconda posizione con 66). Nel frattempo, dopo una breve esperienza in prestito nel 2011-2012 nel suo vecchio Osasuna, giungono svariati trofei: una coppa di Lega, un campionato, una Supercoppa spagnola, un'Europa League e una Supercoppa UEFA. L'ex ct Vicente Del Bosque nota la sua esponenziale crescita e lo convoca per la prima volta in Nazionale maggiore in occasione di un'amichevole giocata il 4 settembre del 2014 contro la Francia. La sua avventura con i
Colchoneros prosegue per un'altra stagione, poi il 31 agosto 2015 l'
Athletic Bilbao si fa avanti e decide di riportarlo in terra basca sborsando la cifra di 8 milioni di euro. Il richiamo di casa è troppo forte, Raul Garcia firma un contratto quadriennale e si inserisce immediatamente all'interno della sua nuova squadra. Finora ha totalizzato 54 presenze condite da 13 marcature personali (40 apparizioni, 11 gol e 8 assist soltanto in questa stagione). La sua fantasia e il suo estro in questi anni hanno stregato i tifosi, ma dopo il gol siglato ieri nel sentito derby contro l'Eibar, Raul Garcia, vero e proprio sinonimo di garanzia, ha conquistato un posto speciale nel cuore di ogni sostenitore. L'Athletic non ha alcuna intenzione di fermarsi, non vuole per nessuna ragione al mondo rinunciare al sogno europeo e, con un Raul Garcia in stato di grazia, sognare è più che lecito. Dall'Atletico all'Ahletic, con la stessa identica fame. Foto: Taddlr