ESPLOSIVITÀ, CARISMA E “GARRA”: COSÌ DIEGO LAXALT FA VOLARE IL GRIFONE DEL GENOA
28.11.2016 | 09:30
Nel trionfo del Genoa sulla Juventus nell’ultimo turno di campionato, c’è senza ombra di dubbio lo zampino di Diego Laxalt. L’uruguaiano è ormai un elemento imprescindibile per questo Genoa. L’ex Inter corre, lotta e serve i compagni con precisione. Nonostante la giovane età, l’uruguaiano, appare un veterano. La sua presenza in campo non è mai banale e l’esperienza accumulata negli anni precedenti lo sta portando ad ottenere un rendimento di altissimo livello. Laxalt nasce il 7 febbraio del 1993 a Montevideo, inizia ad inseguire un pallone da bambino. A 10 anni viene acquistato dal Defensor Sporting, club in cui ci resta per molto tempo facendo tutta la trafila nel settore giovanile. Il 1º settembre 2012 esordisce in prima squadra nella vittoria per 4-0 contro il Montevideo Wanderers. Il 24 febbraio 2013, dopo aver partecipato al Campionato sudamericano di calcio Under 20, torna in campo con la maglia della Violeta, nella trasferta contro il Nacional, rivelandosi decisivo e siglando il gol vittoria. Nel gennaio dello stesso anno, però, l’Inter mette gli occhi addosso al talento appena 20enne e decide prenotarlo per la stagione successiva. Una volta giunto in Italia, nel mese di luglio, il nuovo allenatore dei nerazzurri, Walter Mazzarri, non lo convoca per il ritiro precampionato poiché il ragazzo è impegnato con la propria Nazionale nel Mondiale Under 20 tenutosi in Turchia. Terminato il torneo, Laxalt parte per la tournée americana con il suo nuovo club.
Il 21 agosto, tuttavia, si trasferisce in prestito con diritto di riscatto sulla compartecipazione al Bologna, nell’ambito dell’operazione che porta Saphir Taïder all’Inter. Il 25 settembre 2013 fa il suo esordio alla quinta giornata di campionato contro il Milan realizzando una doppietta che porta i felsinei sul momentaneo 2-1 (la gara terminerà 3-3). A fine stagione, dopo un bottino di 15 presenze e 2 gol, saluta la città di Bologna e fa ritorno a Milano. Nemmeno stavolta viene riconfermato in organico da Roberto Mancini e il 13 agosto 2014 si trasferisce in prestito, con diritto di riscatto e opzione di controriscatto a favore dei nerazzurri, all’Empoli. Con i toscani debutta il 24 agosto nella vittoria per 3-0 nel terzo turno di Coppa Italia contro L’Aquila. Gioca la sua prima partita, in Serie A con la maglia degli azzurri, il 9 novembre 2014 in occasione del successo interno contro la Lazio. Segna la prima rete con la maglia dell’Empoli il 3 dicembre nel quarto turno di Coppa Italia proprio contro il Genoa che, durante la sessione invernale di calciomercato, lo rileva in prestito per 18 dall’Inter. L’esordio, con la maglia rossoblu, arriva il 15 febbraio successivo in occasione della vittoria casalinga, per 5-2, contro l’Hellas Verona. Conclude la prima stagione con la maglia del Grifone collezionando 8 presenze. La sua crescita è esponenziale, la celebre Garra Charrúa uruguaya impiegata in campo convince la società ligure a puntare su di lui. Così, durante la scorsa estate, viene riscattato completamente per la cifra di 4 milioni di euro. Le sue caratteristiche? Nasce mezz’ala, con Gian Piero Gasperini (suo ex tecnico) inizia a ricoprire anche la fascia sinistra, nel 3-4-3, dove gioca prevalentemente come tornante a tutto campo, ma anche come terzino o addirittura esterno del tridente offensivo. È dotato di un’ottima tecnica individuale unita ad un buon dribbling. Laxalt è un calciatore carismatico, esplosivo e imprevedibile. Ivan Juric ne è al corrente e ormai non può più farne a meno. L’uruguaiano è pronto per la definitiva consacrazione, l’Inter un giorno potrebbe rimpiangerlo. Intanto, il Genoa e i suoi tifosi, se lo coccolano gelosamente.
Foto: Genoa CFC Pagina Facebook