Esposito: “Sto bene, ma non sono abituato a stare a casa. Emozionante il primo gol in A. Voglio diventare come Milito”
Sebastiano Esposito, talento e attaccante dell'Inter, ha risposto alle domande dei tifosi nerazzurri sui canali social: "Sto bene, a parte la quarantena. Non sono molto abituato a stare a casa, ma so che bisogna farlo" I prossimi step quali saranno per te? "Non bisogna mai sentirsi arrivati. Spero arriveranno tante altre soddisfazioni" Chi ti ha dato il miglior consiglio? "Ne arrivano tanti. Sicuramente non manca mai quello di continuare a lavorare e restare umile. Mi danno almeno un consiglio al giorno" Dortmund: che ricordi di quel rigore procurato? "Serviva un pizzico di furbizia. Ho cercato il contatto con Hummels e per fortuna è arrivato. E’ importante guardare sempre i piedi dell’avversario" Borja Valero ci chiede se almeno un po' ti manca "Sì certo, mi manca vedere le sue giocate e ascoltare i suoi consigli" Cosa ti aspetti dal futuro? "Spero tante belle cose. Ogni giorno il mio sogno è di vincere qualcosa con l’Inter e con la Nazionale. Vedremo se si avvereranno" Cosa hai provato quando Lukaku ti ha lasciato battere il rigore contro il Genoa? "E’ stato bellissimo, era il sogno più grande della mia vita quello di segnare a San Siro. Ringrazio sempre Romelu per avermelo lasciato calciare. Glielo avevo chiesto, ma doveva decidere lui: mi ha risposto di andare sicuro sul pallone e fare gol. Abbiamo un grandissimo rapporto dall’inizio, come del resto con tutti gli altri. Io non capivo cosa stesse accadendo, per questo forse non ero teso. Ho sentito tutta la spinta di San Siro, tutto il calore della gente" Cosa gli ruberesti? "I gol, i numeri parlano per lui" Sei fidanzato? "Per adesso no" Chi è il tuo idolo? "Totti. Ho visto anche molti video di Ronaldo il Fenomeno. Metto dentro anche Diego Milito che nel triplete ci ha fatto impazzire. Mi ispiro a entrambi" Come ci si sente a far parte di questa Inter? "Un sogno, serve dare sempre il cento per cento. Io sono nato con la passione di giocare a calcio. Mio papà era un uomo di calcio, la mia famiglia ha vissuto a pane e pallone" Con i tuoi fratelli vi scambiate consigli? "Sempre, ogni giorno, ci sentiamo tutto ciò che proviamo sul campo" Cosa ti piace di questo club? "La storia che pochi altri hanno. Negli anni si sta creando una vera e grandissima famiglia. Si vogliono tutti bene" Quell’abbraccio con la tua mamma è rimasto scolpito nella mente... “Sono orgogliosi di me, di noi figli. Non voglio però esaltarmi troppo, preferisco restare con i piedi per terra” Dortmund o Genoa: il momento più bello? "Se devo scegliere il primo gol in A contro il Genoa" Come sei stato accolto in Prima Squadra? "Benissimo, ribadisco che ho trovato una famiglia. Mi hanno coccolato per bene, trattandomi nel migliore dei modi. Stare qui mi rende orgoglioso, in campo gli anni non contano. Hai una responsabilità addosso enorme con la maglia nerazzurra addosso, ma conta ciò che poi riesci a fare" Cosa vuoi per il futuro? "Segnare sotto la Nord" Avevi/Hai altri sogni nel cassetto? "Creare una famiglia ed essere un buon padre, un grande uomo" In cosa pensi di poter migliorare? "Serve fortuna, ma anche dedizione al lavoro. Staff e compagni lo ripetono sempre" La tua famiglia ti ha aiutato a gestire la pressione? "Certo e la ringrazio anche per questo. Mi è sempre stata accanto" Perché il numero 30? "Volevo un numero pieno per la mia maglia, come il 70 che però non era disponibile" Il tuo undici interista più forte? "Parto da Handanovic perché penso sia il portiere più forte in circolazione. Poi Maicon, de Vrij, Materazzi, Maicon; Zanetti, Stankovic, Brozovic; Milito, Ronaldo, Lukaku e Lautaro (fanno 12, ndr)" A chi pensi di assomigliare come calciatore? "Sono un attaccante moderno perché mi piace fare entrambe le fasi, attaccare ma anche rincorrere gli avversari. Spero di assomigliare a Diego Milito" Oltre a Lukaku, con chi ti trovi bene in squadra? "Con tutti dicevo c’è un ottimo rapporto. In particolare con Brozovic perché ci conosciamo da tanti anni, e D’Ambrosio"