ESTRO, FANTASIA E UN GOL AL REAL PER SCRIVERE LA STORIA: VLASIC, L’ORO DEL CSKA

Tutti custodiscono dei sogni nel cassetto e nel mondo del calcio, molto spesso, questi divengono realtà. Basterebbe chiedere a Nikola Vlasic che con un suo gol martedì sera ha affossato il Real Madrid regalando una gioia unica, rara e a dir poco indescrivibile al CSKA Mosca e alla sua gente. Una rete che resterà impressa nella storia della Champions League: i campioni in carica, allenati dal Julen Lopetegui, cadono in Russia sotto i colpi del giovane e promettente trequartista che proprio oggi spegne le 21 candeline. La sua storia, però, parte da molto lontano. Vlasic nasce a Spalato il 4 ottobre del 1997 e sin da subito si innamora di questo sport, i calciatori a cui ispirarsi non mancano affatto in quel periodo e guarda con attenzione anche il calcio italiano. Il ragazzo sfoggia le sue capacità per strada, ma nel 2010 viene notato, osservato e successivamente prelevato dall'NK Omladinac Vranjic che decide di aggregarlo all'interno del proprio settore giovanile. L'allora 13enne sorprende per tecnica individuale, capacità di palleggio e visione di gioco. Tutte componenti che lasciano immaginare un futuro a dir poco roseo per Vlasic che, nel frattempo, impressiona tutti in campo: assist, gol e giocate d'alta scuola che attirano le attenzioni dei principali club croati. Dopo due stagioni, precisamente nel 2012, l'Hajduk Spalato si fa avanti con convinzione per assicurarsi il piccolo campioncino. Vlasic e la sua famiglia accettano immediatamente e con incommensurabile entusiasmo, l'opportunità di giocare nel club della propria città natale rappresenta un treno troppo importante sul quale salire senza pensarci due volte. L'Hajduk consente a Vlasic di plasmare il proprio talento in maniera graduale e costante, intravede in lui doti degne dei migliori del passato e punta fortemente anche sullo sviluppo del carattere. Dopo aver compiuto l'intera trafila e aver impressionato ulteriormente con la formazione Under 17, per Vlasic giunge il tanto atteso momento del debutto in prima squadra: nel 2014 gli Hajduci decidono di svezzarlo, lui risponde alle attese dimostrando sin dalle prime apparizioni di possedere una marcia in più. In campo il classe 1997 mette in evidenza tutto il proprio estro, danza letteralmente con la sfera tra i piedi e, grazie alla sua spiccata personalità, semina il panico tra le difese avversarie lasciando perennemente sul posto il proprio marcatore. La prima annata serve prettamente per ambientarsi tra i grandi, ma nella seconda stagione il polivalente trequartista fa vedere realmente di che pasta è fatto trovando un gol pesante durante la sfida valida per i preliminari di Europa League contro gli irlandesi del Dundalk (gara termina 2-0 in favore dell'Hajduk). In Prva Liga, la massima serie del calcio croato, confeziona assist di pregevole fattura per i compagni e, sfruttando gli ottimi tempi di inserimento, riesce a rendersi facilmente pericoloso sotto porta calciando spesso a rete negli ultimi 15 metri. Il giovane dai piedi educati si ritaglia il proprio posto in squadra e, accarezzando in maniera sopraffina il pallone, fa impazzire il pubblico sugli spalti. La sua crescita è esponenziale e il suo rendimento gli consente di entrare nel giro delle varie Nazionali giovanili fino ad arrivare all'Under 21. Nel 2015-2016 le capacità di Vlasic vengono fuori con prepotenza: 34 presenze, 2 gol e 7 assist vincenti. Un bottino niente male per la stella Made in Croatia che si ripete anche nella stagione seguente. Il suo talento, infatti, esplode in maniera definitiva e i numeri sono a dir poco impressionanti: 37 partite giocate, 4 marcature personali e ben 9 passaggi decisivi tra campionato e coppe. Statistiche che non possono passare inosservate e che attirano inevitabilmente e puntualmente le attenzioni di numerosi club europei. Il nome di Vlasic circola anche in Italia e viene accostato a Inter, Lazio, Roma e Torino. Nell'estate del 2017, però, a spuntarla è l'Everton di Ronald Koeman che, mettendo sul piatto circa 10 milioni di euro, sbaraglia la concorrenza. La sua prima esperienza lontano da casa, tuttavia, non si rivela così esaltante: in Premier scende in campo soltanto 12 volte, il croato riesce comunque a lasciare il segno nella fase a gironi di Europa League siglando due marcature personali. Sulla panchina dei Toffees giunge Marco Silva e lo scorso 15 agosto Vlasic decide di lasciare Liverpool per accettare l'offerta del CSKA Mosca (operazione formalizzata in prestito con diritto di riscatto), club che gli ripone immediatamente grande fiducia. Non a caso viene subito schierato in campo e in appena 8 apparizioni ha totalizzato 3 gol e diversi assist per i compagni. La rete firmata l'altra sera contro il Real Madrid in Champions, però, ha un sapore speciale e se i russi comandano il Girone G a quota 4 davanti ai Blancos e alla Roma, il merito è principalmente del 21enne. Foto: aol.uk