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Europei, meno 3: ecco il girone della Germania

06.06.2016 | 22:30

Per la prima volta non saranno 16 ma addirittura 24 le partecipanti alla fase finale di Euro 2016. In seguito a tale allargamento, nella fase a eliminazione diretta sono stati introdotti gli ottavi di finale, ai quali accederanno le prime due classificate dei 6 gironi più le quattro miglior terze. All’interno di questo approfondimento vi presenteremo le Nazionali che si sfideranno in Francia, dal 10 giugno al 10 luglio prossimi, con l’obiettivo di succedere alla Spagna, vincitrice delle ultime due edizioni.

GIRONE C

GERMANIA (4-2-3-1)

Campione del mondo in carica e favorita d’obbligo per la vittoria finale, unitamente alla Francia e con Spagna e Belgio a ruota, la Germania torna in terra transalpina dopo la drammatica notte del 13 novembre, passata alla storia per gli attentati terroristici firmati Isis. I tedeschi faranno di tutto per centrale il double Mondiale-Europeo: ove ci riuscissero, staccherebbero la Roja nell’albo d’oro continentale, portandosi a quota 4 trionfi. Nel 2012 la Nazionale di Joachim Löw fu eliminata in semifinale dall’Italia, nello specifico dal Balotelli che mostrò i muscoli, quattro anni prima si arrese in finale al Niño Torres. L’ossatura è sostanzialmente quella di Brasile 2014, confermata più della metà dei calciatori di movimento (13 su 20), e come due anni fa è stato costretto a marcare visita Marco Reus, una vera e propria maledizione per la stella del Borussia Dortmund. La rosa resta comunque infarcita di esterni d’attacco e trequartisti d’eccellenza (MüllerÖzil, Draxler , SchürrleGötze, PodolskiSané), diversi dei quali in grado anche di giostrare da falsi nueve (l’immenso Thomas su tutti), assodato che come centravanti di ruolo stavolta è disponibile Mario Gomez, risorto al Besiktas dalle sue ceneri come l’Araba Fenice. Hummels e Boateng, con la saracinesca Neuer, costituiranno il muro difensivo ora tutto bavarese, sulla mediana con Kroos e Khedira il pallone è in cassaforte, il resto potrebbe farlo il dna, dato che la selezione teutonica è storicamente abituata ad arrivare in fondo agli appuntamenti che contano. Senza considerare che quasi tutti i titolari anche a livello di club competono per i massimi obiettivi, pertanto sanno come gestire le pressioni.

 

POLONIA (4-2-3-1)

Sorvolando sui risvolti in chiave storica, l’urna di Parigi ha riproposto ancora una volta l’abbinamento con la Germania, già affrontata – e anche battuta – dai polacchi nel girone di qualificazione, vinto comunque dai tedeschi. Lewandowski e soci non dovrebbero avere grandi problemi a superare il turno, specie considerato che, in seguito all’allargamento delle partecipanti da 16 a 24, anche le quattro migliori terze accederanno agli ottavi di finale. Ben sei gli “italiani” precettati dal ct Adam Nawalka: da Szczesny, che dovrà guardarsi dall’eterna concorrenza di Fabianski, ai centrali difensivi Thiago Cionek, Salamon e Glik, quest’ultimo naturalmente titolare indiscusso, per arrivare al caldissimo uomo mercato Zielinski, mentre Błaszczykowski solo formalmente può essere ritenuto ancora (fino al 30 giugno) un giocatore della Fiorentina. Tagliato alla fine, invece, l’infortunato Wszolek. Tra gli altri profili da segnalare, spiccano quelli di Piszczek, ficcante terzino del Dortmund, Krychowiak, valoroso centrocampista del Siviglia inseguito da più di un top club di Premier, e Milik, altro gioiello in odor di cessione (l’Ajax da tempo ha capito l’antifona) che comporrà con il già citato Lewandowski, stella assoluta della squadra, un tandem d’attacco che garantisce scintille. E gol.

 

UCRAINA (4-2-3-1)

Altro incrocio particolarmente singolare: Ucraina e Polonia sono stati i Paesi organizzatori della precedente edizione del Campionato d’Europa, stavolta saranno avversarie. Per arrivare in Francia la selezione dell’Est ha avuto bisogno del playoff, in patria c’era più apprensione del dovuto posto che la Nazionale aveva perso tutti e 5 i precedenti spareggi disputati nella sua storia, ma Yarmolenko e compagni sono riusciti a sfatare il tabù, avendo ragione della Slovenia nel doppio confronto. E adesso, nel raggruppamento toccato loro in sorte, ostico per la presenza della Germania campione del mondo, si giocheranno le proprie carte, consapevoli che i pronostici li vedono in corsa al massimo per il terzo posto che nel 75% dei casi varrà comunque il passaggio del turno. Più della metà della rosa è composta da giocatori di Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev, normale affidarsi al blocco delle due principali realtà locali. Difesa e contropiede: il canovaccio del ct Mykhaylo Fomenko prevedibilmente si baserà sull’abilità in ripartenza di Konoplyanka e Yarmolenko, per distacco gli interpreti più talentuosi dell’Ucraina, velenosissime frecce del tridente alle spalle dell’unica punta, con Zozulya e Seleznyov in ballottaggio per il ruolo di finalizzatore.

 

IRLANDA DEL NORD (4-5-1)

La storia è stata già scritta: mai la rappresentativa nordirlandese era approdata alla fase finale di un Europeo. Per comprendere appieno la portata dell’impresa, è sufficiente ricordare che nemmeno negli anni di George Best si era riusciti a tagliare tale traguardo. È vero che una mano ai ragazzi di Michael O’Neill l’ha data il fato, concretizzatosi in un girone di qualificazione accessibile (Romania, Ungheria, Finlandia, Fær Øer e Grecia), ma è anche vero che nessuno si sarebbe aspettato che l’Irlanda del Nord finisse davanti a tutti, perdendo una sola partita su dieci (il 2-0 subito a Bucarest). In Francia la Green & White Army scenderà in campo con la spensieratezza di chi nulla ha da perdere, approccio che potrebbe rivelarsi fondamentale per fungere da variabile imprevedibile e sperare, con qualche sgambetto eccellente, di svestire i panni di anello debole e agguantare quella terza posizione che potrebbe bastare per andare avanti. Nessuno dei 23 gioca in patria: quasi tutti militano nei campionati inglesi (dalla Premier alla League One), 4 in Scozia e il vecchio Hughes in Australia. A capitan Steven Davies, versatile centrocampista del Southampton, ed all’ex Palermo Kyle Lafferty, decisivo trascinatore nelle qualificazioni, il compito di prendere per mano i compagni.

Jody Colletti 

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