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Europei, meno 3: ecco il girone della Spagna

07.06.2016 | 22:15

Per la prima volta non saranno 16 ma addirittura 24 le partecipanti alla fase finale di Euro 2016. In seguito a tale allargamento, nella fase a eliminazione diretta sono stati introdotti gli ottavi di finale, ai quali accederanno le prime due classificate dei 6 gironi più le quattro miglior terze. All’interno di questo approfondimento vi presenteremo le Nazionali che si sfideranno in Francia, dal 10 giugno al 10 luglio prossimi, con l’obiettivo di succedere alla Spagna, vincitrice delle ultime due edizioni.

GIRONE D

SPAGNA (4-3-3)

Insieme con GermaniaFrancia, la candidata numero uno al trionfo finale. Non fosse altro per i precedenti in questa competizione. Vittoria nel 2008 a Vienna in finale contro i tedeschi (gol di Torres), il bis a Kiev nell’ultimo atto contro l’Italia (secco 4-0). La Roja è l’unica compagine nella storia ad aver vinto due Europei di fila, ed è l’unica oltre alla Germania a contare tre trofei nella propria bacheca. Blasone, ma non solo. Perché il collettivo a disposizione dell’eterno Del Bosque continua a far paura, dando ovviamente per scontato che il clamoroso flop di due anni fa in Brasile sia stato un semplice incidente di percorso. In porta ancora da sciogliere il dubbio Casillas-De Gea: comunque vada, il livello resterà altissimo. Difesa a 4 rocciosa e di qualità con Juanfran, Piqué, Sergio Ramos e Jordi Alba; mediana che è un mix di sostanza e piedi buoni grazie a Busquets, Fabregas e Iniesta. E poi il tridente tutto estro e fantasia: Silva-Morata-Pedro, con Aduriz e Nolito che scalpitano alle loro spalle. Lo juventino, al centro della telenovela di mercato con il Real Madrid, non è al meglio (edema al bicipite femorale) e potrebbe saltare l’esordio del 13 giugno contro la Repubblica Ceca. Ma la sua voglia di portare a casa il primo Europeo da assoluto protagonista alla fine potrebbe prevalere su qualsiasi problema fisico possa accusare fino alla vigilia del match.

 

CROAZIA (4-2-3-1)

Occhio a questa Nazionale: dalla cintola in su non ha nulla da invidiare alle più quotate Spagna, Francia e Germania, anche se nell’ultima edizione non superò nemmeno il girone. Provate a leggere i nomi: il 4-2-3-1 del ct Cacic può contare su elementi del calibro di Modric, Kovacic, Perisic, Rakitic, Pjaca e Mandzukic, senza dimenticare gli altri due ‘italiani’ Brozovic e Kalinic. A proposito di italiani: sulla fascia sinistra Vrsaljko è pronto a lasciare solchi profondi, mentre dall’altra parte capitan Srna darà il suo solito apporto di assist e punizioni velenose. La coppia di centrali Vida-Corluka l’unico punto debole dell’undici titolare, o quantomeno la zona del campo non all’altezza del livello che la circonda. In porta Subasic, portiere abbastanza affidabile e protagonista di una discreta stagione con il Monaco. Quasi improbabile pensare che questa squadra non possa classificarsi almeno come seconda, approdando dunque agli ottavi dove – tabellone e previsioni alla mano – se la dovrebbe giocare con il Belgio per quello che sarebbe l’incrocio dal più pregnante tasso tecnico continentale. Il girone è insidioso: come spesso accade in queste circostanze, la sorpresa è dietro l’angolo. In negativo ma anche in positivo…

 

REPUBBLICA CECA (4-2-3-1)

Guai a dare per spacciata la compagine di Vrba: nelle qualificazioni a Euro 2016 ha chiuso al primo posto il gruppo A (22 punti in 10 partite, 19 gol fatti e 14 subiti), che comprendeva anche Islanda, Turchia e la grande esclusa Olanda. Può essere proprio la Repubblica Ceca l’insidia principale per Spagna e Croazia in ottica ottavi di finale. Attenzione anche all’ultimo precedente: in Polonia e Ucraina arrivò ai quarti prima di essere eliminata per mano di un gol di Cristiano Ronaldo. Sarà un 4-2-3-1 ordinato, anche se i ballottaggi sono ancora tanti. Gli unici sicuri del posto? La colonna Cech in porta, la duttilità di Dockal dello Sparta Praga (se lo ricorderanno soprattutto i tifosi della Lazio) e Darida dell’Hertha Berlino, potenziale sorpresa del torneo. In avanti a uno tra Necid e Skoda il compito di finalizzare il gioco di squadra, mentre al centro della terza linea 2 maglie per Sivok, Suchy e Kadlec. Una menzione a parte merita Tomáš Rosický: 102 presenze collezionate fin qui con la Nazionale maggiore, 36 anni il prossimo 4 ottobre, il capitano ha saltato per infortuni vari tutta l’ultima stagione con la maglia dell’Arsenal. Ora la possibilità di un pronto riscatto: sarà lui a ricoprire il ruolo di centrale nel terzetto alle spalle dell’unica punta.

 

TURCHIA (4-2-3-1)

Terim si affiderà all’ormai collaudatissimo marchio di fabbrica, il 4-2-3-1. Il tutto con la consapevolezza che l’obiettivo principale sarà, considerate le avversarie del raggruppamento, quello di salvare la faccia. Burak Yilmaz dovrebbe essere l’unico uomo lì davanti, anche se fisicamente non al meglio e minacciato dalla candidatura in rialzo di Cenk Tosun, centravanti classe 1991 del Besiktas con davanti a sé una carriera da predestinato. Sempre del Besiktas quell’Oğuzhan Özyakup, 24 anni da compiere a settembre, tra le più brillanti stelle sfornate dall’ultimo campionato turco, in cui ha collezionato la bellezza di 9 gol e 9 assist e si è laureato campione. Ai suoi lati gli uomini più rappresentativi dello scacchiere: Hakan Çalhanoğlu, killer dei calci di punizione, e soprattutto Arda Turan, 89 presenze e 17 gol in Nazionale, in grado di garantire presenza costante in entrambe le fasi di gioco. Anche qui le statistiche fanno pensare: a Euro 2012 la Turchia non c’era, ma quattro anni prima arrivò terza dopo essersi arresa in semifinale per 3-2 a causa del gol di Lahm al 90′.

 

Gianmarco Della Ragione   Twitter: OfTheReason90

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