Europei: vittoria morale all’Islanda

E' stata l'Islanda la vincitrice morale di questo Europeo. Partita senza i favori del pronostico, ha conquistato con il suo cuore e il suo gioco la maggior parte degli appassionati di calcio. Si è creata una vera simbiosi tra calciatori e pubblico che riporta il calcio a una dimensione onirica e romantica, quasi a far rivivere emozioni abbandonate da tempo. Il pareggio contro il Portogallo all'esordio e l'eliminazione agli ottavi dell'Inghilterra hanno fatto certo scalpore. E fino a un certo punto, visto che l'organizzazione di gioco di Bjarnason e compagni si è fatta vedere fin dalla prima sfida. Bene anche l'Ungheria, sconfitta sempre agli ottavi dal Belgio. Molto bene il Galles di Bale che approda in semifinale, dopo la sconfitta alla seconda giornata contro l'Inghilterra. Concretezza e organizzazione di gioco hanno premiato la formazione di Coleman. E di certo non si possono dimenticare Slovacchia ed Eire, eliminate da due corazzate come Francia e Germania. Vanno a casa Italia e Inghilterra, con la formazione di Hodgson che ha completamento disatteso le aspettative, disputando un pessimo Europeo. Se l'è giocata anche l'Italia, eliminata solo ai rigori dalla Germania. Una sfida da cardiopalma con gli azzurri che hanno dato del filo da torcere ai tedeschi durante i 120 minuti. Alla fine è stata premiata l'esperienza ai rigori dei teutonici, o meglio l'ingenuità da parte di alcuni nostri giocatori sui quali è prevalsa l'emotività.