“Phil ci mancherà, è innegabile, ma sostituirlo in questa sessione non è una necessità. Abbiamo già dimostrato di poter offrire un grande calcio anche senza di lui”. Queste erano state le ultime parole rese da Jurgen Klopp nei giorni scorsi per archiviare la vicenda Coutinho, trasferitosi a Barcellona con 5 mesi di ritardo per l'astronomica cifra di 160 milioni di euro tra parte fissa e variabile. Dichiarazioni che a molti erano sembrate di circostanza, data l'importanza che rivestiva il brasiliano ex Inter nel canovaccio del tecnico tedesco. Invece, oggi pomeriggio il Liverpool ha inflitto la prima sconfitta in campionato alla capolista schiacciasassi Manchester City: 4-3 il finale, ma fino a cinque minuti dal termine il parziale era di 4-1 a favore dei Reds, esaltatisi ai piedi di una Kop letteralmente in estasi. Il posto di Cou nei Fab Four (nella città dei Beatles non potevano che essere ribattezzati così), è stato preso da Alex Oxlade-Chamberlain, l'esterno offensivo arrivato dall'Arsenal per 40 milioni l'ultimo giorno del mercato estivo. Acquisto che in molti avevano interpretato proprio nell’ottica del dopo-Coutinho, per quanto poi l’affare con i blaugrana fosse stato rinviato. Ebbene, anche modificando un addendo, il risultato non è cambiato: fraseggi continui - palla a terra - con gli altri tre componenti del quartetto offensivo tutto tecnica, velocità e assenza di punti di riferimento. Tutti a segno, un gol a testa per Salah, Firmino, Mané e lo stesso Ox che ha fornito anche un assist ed è stato premiato come man of the match. Nel segno della continuità targata Klopp, che sta dimostrando di poter prescindere - chissà, forse anche a lungo termine - da un top player da 160 milioni il cui sostituto, a dispetto degli infiniti rumors di questi giorni, verosimilmente era già in casa. Il Liverpool, secondo in coabitazione a meno 15 dal City, con ogni probabilità non riuscirà a vincere quella Premier che manca ormai da 28 anni, ma la seconda parte di stagione si preannuncia comunque entusiasmante.
Foto: Mirror