Il Monaco, il Rio Ave e la bizzarra vicenda contrattuale che chiama in causa Fabinho, una delle note più liete della stagione del club del Principato, quella del ridimensionamento imposto dal patron Rybolovlev dopo il sanguinoso divorzio dalla moglie. Un addio che ai supporters dei biancorossi è costato la cessione dei due campioni colombiani James Rodriguez e Radamel Falcao, rispettivamente volati - con diverse fortune - al Real Madrid e al Manchester United, per quanto il cartellino del centravanti appartenga ancora ai monegaschi, con i Red Devils che difficilmente eserciteranno il diritto di riscatto.
Tornando alla situazione di Fabinho, contrariamente a quanto solitamente avviene in questi casi, il calciatore è di proprietà della piccola società portoghese, il Monaco da un biennio sta usufruendo delle sue prestazioni a titolo temporaneo. Quasi un unicum, specie considerata la levatura del versatile esterno ventunenne che con il nuovo corso verdeoro targato Dunga ha iniziato a respirare la mistica aria della Seleção.
Fábio Henrique Tavares nasce a Campinas il 23 ottobre del 1993 e cresce nel vivaio del Paulinia, prima di approdare nel settore giovanile del blasonato Fluminense, all’interno del quale ultima la sua formazione senza però mai esordire in prima squadra. Il settore scouting del Rio Ave, dopo averlo osservato in azione, lo porta in Portogallo nell’estate del 2012, facendogli sottoscrivere un accordo valido fino al 2018. Il ragazzo però non viene considerato pronto e viene girato - udite udite - al Real Madrid, che naturalmente lo aggrega alla filial Castilla, indossando la cui maglia colleziona 30 apparizioni e 2 reti in Segunda Division.
Per Fabinho l’esperienza in quel di Valdebebas è un sogno, l’opportunità di allenarsi con elementi del calibro di Cristiano Ronaldo è irripetibile e José Mourinho gli regala anche l’ebrezza di debuttare tra i big con la camiseta blanca, lanciandolo nella mischia a un quarto d’ora dal termine nella sfida contro il Malaga al posto di Fabio Coentrao. Le Merengues però non ci credono e lo rispediscono alla casa madre: sosta temporanea, la partenza verso la dorata Montecarlo è immediata.
Il nostro personaggio del giorno deve la sua esplosione a due italiani: Andrea Raggi e Claudio Ranieri. Un infortunio occorso al difensore ne agevola l’inserimento, mentre il tecnico testaccino ha il merito di dargli costantemente fiducia nella sua ultima annata all’ombra del Louis II. E il nuovo allenatore Leonardo Jardim, per il quale il guizzante carioca rappresenta un autentico punto fermo, si è regolato alla stessa maniera. In totale sono 80 le presenze (3 gol a referto) sin qui accumulate con il Monaco in tutte le competizioni, Champions League compresa. Champions nella quale lo abbiamo ammirato nel corso della doppia sfida contro la Juventus, valida per i quarti di finale. Oltre agli indiscutibili mezzi tecnici, la versatilità è il suo forte: Fabinho può infatti essere impiegato sia sulla fascia destra che a centrocampo, grazie a piedi educatissimi e capacità di lettura del gioco. Qualità che hanno posto il terzino all’attenzione di diversi top club europei, Barcellona e Arsenal in testa, anche se il diretto interessato in una recente intervista si è auspicato di rimanere nel Principato, magari sperando che il Monaco decida di acquisirne le prestazioni a titolo definitivo.
Foto: sambafoot