Fabregas: “A 18 anni fui vicino al Real. Mbappé è il craque del futuro”

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Passato lo scorso inverno al Monaco dopo una carriera trascorsa tra Inghilterra e Spagna, il 32enne Cesc Fabregas ha ancora voglia di giocare a calcio. Di questo ma non solo ha parlato in una lunga intervista rilasciata ad AS: "La Premier e la Liga sono di un altro pianeta rispetto alla Ligue 1. Però in Francia nascono sempre talenti importanti. I grandi club europei pescano spesso da qui. Mbappé è una brutalità. È chiaramente il craque del futuro: rapido, esplosivo, ma anche molto intelligente nello smarcamento. Oltretutto si nota che ha fame e che sa approfittare della sua potenza. Con Neymar ho giocato. A volte per questioni mentali o di un allenatore che non sa sfruttarti al meglio c'è un calo, ma se sei stato un grandissimo calciatore lo sarai sempre. Nella mia carriera ho avuto molta fortuna con gli allenatori. Ho avuto Aragones e Del Bosque con la Nazionale, Wenger, Mourinho, Guardiola, Vilanova, Conte, Sarri, Henry e Jardim con i club. Quello di cui sono più orgoglioso è che tutti mi hanno fatto giocare, perché ho letto meglio di altri le varie situazioni. In passato ho avuto contatti con Perez e Calderon per passare al Real Madrid. Mi chiamarono più di una volta o due. Quando lo fecero per la prima volta ero molto giovane, avevo 18 anni e mi offrirono uno stipendio molto importante, però io mi sentivo identificato nell'Arsenal. Non potevo andarmene. Ma sarò sempre grato al Madrid per come mi trattarono. A 23 anni mi infortunai e mi mandarono una lettera molto carina. Gradisco l'interesse, ma avevo il sogno di giocare nel Barcellona e mi andò bene. Il mio finale? Non so, ancora voglio giocare. Ho voglia e sto bene di testa. Sono contento quando mi alleno e mi arrabbio quando perdo una partitella. Finché sono integro, continuo. Comunque è vero che adesso analizzo meglio il gioco e ho un istinto da allenatore che prima non avevo. Vedremo". Foto: Marca