Fabregas: “Ho cercato di portare la mentalità vincente, mi ispiro a me stesso. Vardy? Un amico, ma non verrà”

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Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato a Dazn commentando la cavalcata vincente dei lariani in Serie B e la promozione in Serie A. Queste le sue parole: "Stiamo festeggiando con tutta la squadra e la gente del club. Grande felicità per tutti, dopo tanto tempo è giusto celebrare al meglio". Quanto ha contato allenare la Primavera? "È stato molto importante per me, era la prima esperienza da allenatore e mi ha fatto capire diverse cose, soprattutto come parlare con i giocatori per aiutarli a credere nelle loro potenzialità e creare la mentalità per vincere tutte le partite. Ho cercato di fare la stessa cosa con la prima squadra, anche se sono arrivato troppo velocemente e non me lo aspettavo. Avevo un anno in più di contratto per continuare a giocare ma sono felice di aver preso questa decisione". Che allenatore è Fabregas? A chi si ispira? "Mi ispiro a me stesso, non guardo a nessuno. Ho le idee chiare: per me si deve lavorare, sono giusto con tutti o almeno provo ad esserlo. Ho provato a portare una certa mentalità vincente. Questa è la cosa più importante: di tattica possiamo parlare tutti, è semplice, ma creare una mentalità forte è la cosa più importante. C'erano squadre più forti di noi come rosa, in 6 mesi abbiamo fatto un'impresa e siamo molto contenti".
La cosa più semplice e quella più difficile della Serie B? "La cosa più semplice è stato trovare ragazzi con cui ho giocato l'anno scorso. Grazie a questo ho preso la decisione di andare avanti con questo progetto, sapevo che era una famiglia e che potevo affidare la mia vita a giocatori come Gabrielloni. La cosa più difficile? Ero alla prima esperienza, abbiamo avuto alti e bassi, con squadre sempre diverse da affrontare. Noi, il Parma e il Catanzaro abbiamo cercato sempre di proporre calcio, non di giocare uomo contro uomo come fanno tanti in B. La squadra difendeva bassa prima, con il 3-5-2, ma è stata intelligente a cambiare e sono orgoglioso".
Il calcio italiano si è evoluto? "L'esperienza mi è piaciuta tantissimo. Non avevo mai seguito la B, ci sono giocatori fisicamente e tecnicamente forti e sono felice ora di fare un passo avanti e alzare il livello, giocare contro calciatori e allenatori fortissimi. Oggi si festeggia, da domani cominceremo a preparare la nuova stagione lavorando duro". Il Como in A vuole essere protagonista? "Vardy non verrà di sicuro, non è un obiettivo. L'altro giorno era in tribuna perchè è un amico. Dobbiamo fare la squadra con l'obiettivo di salvarci, poi se faremo di più sarebbe perfetto. Io voglio vincere e la società lo sa, per questo dobbiamo fare una squadra forte, che ci crede, come abbiamo fatto quest'anno. Dal 25 novembre ad oggi siamo stati i migliori in Serie B". Foto: Instagram Como