Fabregas: “Sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. La strada è lunga e dobbiamo migliorare”
Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del
Como, Cesc
Fabregas ha così parlato dopo la sconfitta per 1-0 contro l'
Empoli: "Non so, crisi è una parola importante, è ciò che sta succedendo a Valencia. Abbiamo perso, complimenti all'Empoli, è stata una partita di basso livello. Hanno trovato un gol su una palla lunga, forse hanno avuto più fame e cattiveria. Il mio messaggio alla squadra è che siamo vicini a competere e concediamo poco, ma ci penalizza molto. Io sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili, io ero preparato. Sarei sorpreso se la gente pensasse il contrario. L'anno scorso non eravamo una squadra per andare in A, abbiamo fatto un grande campionato trovando la A. Siamo qua, la strada è lunga e dobbiamo migliorare. Siamo una squadra offensiva ma ripeto, ci è mancata più la cattiveria e la fame. Non penso sia un discorso tecnico o tattico, se analizziamo i dati concediamo pochissimo" Sulla mancanza di cattiveria: "Questa è anche una cosa individuali, anche da giocatore ho visto che un allenatore ha un confine che non può superare in questo. Sono i calciatori che ci devono credere e gestire meglio. Sono tante azioni uomo contro uomo che non abbiamo gestito bene. Possiamo cambiare, ma oggi abbiamo giocato con 4 centrali. Dobbiamo lottare, sia una famiglia, è questo che ci ha portato qui l'anno scorso. La A è una strada nuova per noi, abbiamo tanta gente che deve adattarsi a tutto questo" Sui cambi: "Se fosse la causa non lo direi mai qua. Penso che siamo una famiglia, dobbiamo lottare tutti insieme. Oggi devo mettere un difensore centrale a centrocampo, sono scelte che ogni allenatore deve fare. Da Audero mi aspetto tanto, deve essere un leader, per le caratteristiche della partita oggi pensavo fosse meglio avere l'esperienza di Reina" Foto: Instagram Como