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FAME, GAVETTA E SENSO DEL GOL: DI CARMINE FA SOGNARE IL PERUGIA

04.04.2018 | 09:30

Nelle stesso giorno in cui Cristiano Ronaldo sigla uno dei gol più belli della storia del calcio, questo mercoledì, nel recupero della ventinovesima giornata del campionato di Serie B, c’è chi a suo modo ha comunque lasciato il segno: Samuel Di Carmine. L’attaccante del Perugia, come ormai ci ha abituato, ha trascinato i suoi alla vittoria con una doppietta siglata nel finale della sfida di Vercelli contro la Pro. Due reti che valgono tre punti fondamentali per le ambizioni del club umbro che vanta una striscia positiva di ben nove partite consecutive. Di Carmine ha soltanto fatto il suo dovere regalando alla formazione di Roberto Breda il quarto posto a quota 53 punti. Le marcature personali messe a segno finora sono ben 17, tutte pesanti e mai banali. Il centravanti ormai ha il senso del gol che gli scorre nelle vene e sa perfettamente cosa significa spedire la rete in fondo al sacco. Nell’arco della sua lunga carriera ha sempre fatto la differenza e, anche se leggermente in ritardo, il campo gli sta regalando delle grandi e meritate soddisfazioni. Di Carmine nasce a Firenze il 29 dicembre del 1988, sin da subito inizia ad amare questo sport e rincorre il pallone per le strade del proprio quartiere. Rispetto agli altri bambini ha una marcia in più, è sempre quel ragazzino che tutti vogliono in squadra e che alla fine risolve le partite. All’età di 16, dopo qualche esperienza nei campi di provincia, viene notato e tesserato dalla Fiorentina che lo inserisce immediatamente nel proprio prolifico vivaio. Dopo due stagioni nel settore giovanile, nel 2006 e a 18 anni, arriva anche il giorno del debutto in Serie A durante la sfida vinta in trasferta per 1-0 in casa del Torino. L’8 novembre del 2007 esordisce anche in Coppa UEFA, l’odierna Europa League, durante l’incontro con l’Elfsborg, entrando in campo all’82’ minuto di gioco e segnando nel finale anche il gol del definitivo 6-1. Ovviamente lo spazio a disposizione in casa viola non è tanto e una volta terminata la stagione decide di cambiare aria per fare un percorso differente.

Così, il 1º luglio del 2008, tra le varie offerte pervenute accetta quella del Queens Park Rangers. Ad appena 20 anni, dunque, prende una decisione importante, coraggiosa e si trasferisce all’estero con la formula del prestito. In Inghilterra ha l’opportunità di confrontarsi con la Championship, la seconda divisione professionistica, e di giocare con regolarità. Il 28 ottobre segna il suo primo gol con la maglia della formazione londinese nella gara contro il Birmingham City. Il 21 febbraio trova il suo secondo e anche ultimo gol dell’esperienza britannica contro l’Ipswich Town. Pertanto, rientra alla base con un bottino di 27 presenze e 2 centri. L’ambiente differente e la distanza da casa hanno sicuramente influito sul rendimento, a quel punto sceglie di rimanere in Italia e vola in Salento approdando al Gallipoli, squadra promossa in cadetteria per la prima volta nella sua storia. Con i giallorossi, nonostante la retrocessione, si rende spesso protagonista, ma la vena realizzativa non sorride moltissimo e l’annata si conclude con 34 apparizioni e ancora 2 gol. Numeri che purtroppo non confortano la Fiorentina che decide di cedere Di Carmine ancora in Serie B, ma al Frosinone. Nemmeno con i ciociari avviene la tanto attesa esplosione, tutto è soltanto posticipato di un anno quando arriva la chiamata del Cittadella, l’ambiente ideale per un calciatore emergente. Infatti, l’attaccante resta con i veneti dal 2011 al 2013 siglando 14 gol. Successivamente giunge la richiesta della Juve Stabia, altro club con cui, prima in B e poi in C, riesce a imporsi gonfiando la rete 20 volte in due tornei differenti. Le sue prestazioni, a questo punto, attirano le attenzioni di numerosi club. Ad aggiudicarsi il bomber fiorentino, però, è il Perugia: i primi sei mesi in Umbria non sono affatto facili (soltanto 3 gol) e a gennaio cambia maglia, in prestito, accordandosi con la Virtus Entella. A Chiavari gioca con più continuità e contribuisce con 3 sigilli alla conquista della salvezza. Una volta rientrato a Perugia, finalmente, qualcosa accade e Di Carmine a comincia fare il suo mestiere al meglio e, quindi, segnare senza alcun tipo di difficoltà. In quasi due stagioni, sono 30 le marcature personali siglate (13 l’anno scorso e ben 17 in questo torneo). Un bottino che fa sorridere il presidente dei Grifoni Massimiliano Santopadre, il tecnico Roberto Breda e in particolar modo tutti i tifosi. Il 29enne Di Carmine (a gennaio cercato fortemente anche dal Palermo), dopo tanta gavetta, ha ancora fame ed è pronto a ripetersi per contribuire all’obiettivo societario: il ritorno in Serie A attraverso i playoff. Con questo Di Carmine, coadiuvato da un altro rapace d’area di rigore come Alberto Cerri, il Perugia può realmente sognare.

Foto: sito ufficiale Perugia