Farioli sugli obiettivi del Nizza: “Puntiamo all’Europa, ma c’è l’incognita Coppa d’Africa”

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Nel corso di una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il tecnico del Nizza Francesco Farioli parla così del proprio lavoro in Francia, dove è ancora imbattuto: "Con il mio staff spacchiamo il capello in quattro, ci facciamo venire il mal di testa in cerca di risposte. Questioniamo i dogmi di cui il calcio è pieno e tanti sono superati. Siamo quasi al limite opposto oggi, vale tutto finché ha una sua applicabilità e funzionalità. Questa è la grande evoluzione degli ultimi 3-4 anni di calcio. Dal dogmatismo assoluto quasi all’anarchia. Fino a 4-5 anni fa avere un’identità era garanzia di performance, ora bisogna saper fare più di una cosa. Una squadra deve avere un guardaroba con diversi abiti: lo smoking, l’abito elegante, il jeans per tutte le occasioni, la tuta da lavoro". Poi ha proseguito parlando di Kylian Mbappé, autore di due dei quattro gol subiti dal Nizza: "Un marziano. E se fermi lui, ne partono altri cinque. Con il Psg mi ha sorpreso che Luis Enrique abbia preso contromosse su uno schema provato d’estate. La prova della cura del dettaglio in una Ligue 1 di qualità, con squadre che ti mettono sempre in difficoltà, con tanti giocatori pronti per le big: Doku al City è l’ultimo esempio". Infine, sugli obiettivi del Nizza: "Il club punta all’Europa, ma a gennaio c’è l’incognita Coppa d’Africa. E’ come un Tour de France. Siamo stati maglia gialla, ne siamo fieri, ma non si può smettere di pedalare, come diceva Squinzi a Sassuolo". Foto: Instagram Nizza