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Fassone: “Sentenza Uefa? Non è così determinante, ma i cinesi sono delusi. Sul mercato…”

25.05.2018 | 15:18

L’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha parlato dopo il consiglio di amministrazione della società rossonera: “Questo è un consiglio di amministrazione di routine, e dovevamo approvare la trimestrale scaduta il 31 di marzo, obbligatoria per il campionato 2018-19. Siamo in miglioramento. Poi abbiamo parlato i temi della UEFA e dell’aumento di capitale. Ci tenevo a dirvi che era un consiglio di assoluta routine. Aumento di capitale? Sarà di 10 milioni più 30. Quindi 40 totale. La parte di rifinanziamento, più complicata, è quella della holding. Non credo ci sia un’accelerazione a brevissimo. Sentenza Uefa? Non è così determinante, sebbene ci sarà un possibile decremento del fatturato. Il fatto che non ci sia da aspettarsi attività in entrata o in uscita nei prossimi 10-15 giorni non è relativo a quello. I 20 milioni circa porteranno a una compressione, eventuale, degli acquisti. Sono decisioni prevalentemente legate allo scenario futuro della società, con una potenzialità sicurezza o inaffidabilità. La UEFA ha deciso di non concedere il settlement agreement. Cinesi? Sono delusi, sono sempre stati presenti con David Han Li, pensavamo di avere un settlement con sanzioni a cui eravamo preparati. Dovremo costruire dei punti a sostegno della nostra tesi. Alla luce di quanto hanno scritto, proporremo argomenti nuovi. Ci sono delle cose che stiamo studiando, le decisioni sono sempre state fatte per il conto economico, non per la proprietà. Vedremo di lavorare anche su questo. C’è ampia giurisprudenza con tesi a nostro sostegno. I contatti con Fininvest li abbiamo presi molto tempo fa, i passi per portare al settlement erano condivisi. Gli avvocati sono in continuo contatto. Non c’è un output, si aspetterà la decisione finale, le parti si parlano con grande correttezza. Non c’è della preoccupazione, abbiamo continuato serenamente i nostri incontri per i rinnovi. Negli ultimi due anni tutti sono rimasti isolati dai problemi societari. Considerando che la decisione potrebbe essere appellata, ci saranno due giudicati, uno prima della metà di giugno, l’altro dopo. Tratteremo degli argomenti nuovi che non abbiamo proposto. Ci sono delle cose che stiamo studiando e pensavamo non fossero utili, ora lavoriamo più su altre cose. Nuovi acquisti? Ho cercato di essere trasparente e chiaro con i tifosi. Al di là della partecipazione all’Europa League arriveranno. Questa ulteriore tegola non inciderà, non pensiamo di portare ancora 10-11 giocatori… ne arriveranno 2 o 3, poi che possiamo pagarli 20 in meno o 20 in più, vediamo“.
Foto: Milan Twitter