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Fassone a Sportitalia: “Avrei voluto affiancare Maldini a Mirabelli. Bonucci? Fu un errore. Su CR7…”

01.08.2019 | 23:35

Marco Fassone torna a parlare. L’ex amministratore delegato del Milan, ospite negli studi di Sportitalia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Se riporto la mia testa ad agosto 2016, tre anni fa, quando ricevetti la chiamata dei cinesi, penso che chiunque avrebbe accettato alla tentazione di far parte di un progetto importante. Ho pensato che stesse trattando con la Fininvest e fosse supportato da un advisor di fama mondiale e da uno degli studi legali più importanti d’Italia. Se Berlusconi cedeva a loro, pensavo ci fosse un progetto serio dietro. Fino al momento in cui siamo stati in carica abbiamo fatto bene, in tutti i momenti. Volevamo ridare i sogni ai milanisti, grazie al progetto del proprietario: poi si è iniziato a percepire la difficoltà finanziaria, ma mai avrei pensato fosse finita così. Non potevamo agire, non potevamo ricostruire la squadra. Li aveva due debiti, uno della holding e uno del Milan: uno da 250 e uno da 370. Lui non ha restituito i milioni al 7 di luglio, dopodiché non l’ho mai più sentito, mentre ho sentito Han Li, che aveva un po’ di senso di colpa. Mirabelli? L’ho conosciuto grazie ad Ausilio, ho lavorato con lui all’Inter e faceva tanto lavoro importante. Penso di avere fatto la scelta giusta. Maldini? Gli avevo proposto di lavorare nel Milan. Il mio ideale era un Milan a due punte, Maldini e Mirabelli. Uno che aveva fatto la gavetta come Massimiliano e un campione come Paolo, ma lui ha fatto le sue scelte, preferendo questo progetto rispetto a quello che gli proposi io. Bonucci? E’ stato un errore. Prima di Leo avevamo fatto 8-9 acquisti per una formazione col 4-3-3. Il difensore non ci mancava, ma cercavamo la punta. Poi cambiammo idea e andammo su Leo, prendendo un grande difensore di esperienza e carisma. Forse col senno di poi con la punta… Il rinnovo di Donnarumma non è stato un errore. Andava assolutamente messo nella condizione di poter rinnovare. Montella? Il primo anno fece bene, quindi fu nella logica confermarlo. Cristiano Ronaldo offerto? Il presidente insistiva, ma io avevo visto che non riuscivamo a farlo con le nostre potenzialità economiche. Il Milan è una realtà di grande fascino ma non siamo mai andato oltre a calcoli interni”.

Foto: Twitter Sportitalia