Fenucci: “Non è più possibile che chi non ha risorse possa competere sul mercato”
11.06.2024 | 18:38
L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci è intervenuto durante l’audizione davanti alla Settima Commissione del Senato nell’ambito del progetto di riforma del calcio italiano. Le sue parole sono state riportate da Calcio e Finanza. Ecco le sue dichiarazioni durante una audizione al Senato:
“Ci sono stati club che hanno avuto transazioni con l’Agenzia delle Entrate sulle imposte ma altri sono retrocessi al posto loro: non può più durare, non è più possibile che chi non ha risorse possa competere sul mercato. “Ho evitato di produrre un documento perché ce n’è uno della Lega che è già nelle vostre disponibilità e sintetizza gli elementi di criticità del calcio italiano. Come esperienza porto quella di un dirigente che ha fatto da amministratore delegato di società di calcio per 27 anni tra Lecce, Roma e Bologna, ho visto l’evoluzione del sistema calcio negli ultimi anni”, ha esordito Fenucci. «Sono partito da quello che è stata alla base di molti problemi economici della nostra industria, ovverosia la sentenza Bosman che nel 1995 ha sostanzialmente liberalizzato i trasferimenti dei calciatori e ha reso molto più deboli le società professionistiche. La forza della negoziazione da parte dei calciatori ha fatto sì che negli ultimi 25 anni nonostante una crescita significativa del calcio europeo che, a differenza degli sport USA, è esposto costantemente a perdite”. “Sono partito da lì perché le difficoltà dell’industria di crescere come tale si sono inserite difficoltà peculiari nel nostro sistema, che hanno portato dagli anni duemila in cui i top club fatturavano come i grandi competitor europei ad una situazione in cui fatturiamo metà della Premier League, siamo diventati una lega molto meno performante. E se si sottoperforma a livello economico lo si fa anche da un punto di vista sportivo”.
Foto: sito Bologna