Se il Velez viaggia a vele spiegate nel torneo di Apertura ed è a soltanto un punto dalla capolista Newell’s Old Boy deve spendere più do un grazie per Facundo Ferreyra, autore di una tripletta nel match vinto sull’Arsenal Sarandi. La giovane punta, classe 1991, ci ha messo poco per entrare nel cuore dei suoi nuovi tifosi dopo una vita, cominciata addirittura a sette anni, passata nel Banfield. Società dalla quale sono venuto fuori campioni del calibro di Javier Zanetti, Julio Cruz, Mauro Camoranesi e Rodrigo Palacio. Segnale chele basi per il “Chucky” (questo il suo soprannome in Argentina) sono da considerarsi ottime. Di passaporto italiano, l’attaccante è un titolare inamovibile dell’Under 20 dove ha giocato insieme a Lamela, ora alla Roma, e Pereyra, ora all’Udinese.
In Argentina viene considerato il nuovo Salas per via della sue caratteristiche. Abile con il pallone ai piedi, esprime tutto il suo potenziale specialmente nel gioco aereo. Può giocare da prima punta, ma nell’evenienza non disdice anche un ruolo da esterno.
Come detto, inizia la sua carriera nel Banfield e viene promosso in prima squadra già nel 2008 grazie al felice intuito del tecnico Jorge Burruchaga, campione del mondo nel 1986 insieme a Maradona. Ferreyra diventa subito un titolare fisso e ripaga la fiducia dell’allenatore a suon di gol: quindici in 56 apparizioni.
Il suo passaggio al Velez destò scalpore per due motivi: per la cifra, visto che il trasferimento della metà del giocatore è avvenuto per 10 milioni di pesos (circa 600 mila euro), e per l’abbandono da parte della punta della società che lo ha cresciuto.
Sul suo conto si sta già scatenando una vera e propria asta: il Milan ci ha già fatto più di un pensierino, mentre Genoa, Catania e Siena si sono viste rispedire le rispettive offerte. Per ora Ferreyra non si muove dall’Argentina. Ma in futuro, mai dire mai.