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Fiorentina, Iachini: “Dobbiamo avere la giusta mentalità per fare risultato contro tutti”

28.01.2020 | 09:48

Il tecnico della Fiorentina Beppe Iachini è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa Italia contro l’Inter in programma domani sera alle 20:45 a San Siro.

 

Sulla sfida contro il Genoa.
“Domenica siamo partiti benissimo, forse il miglior primo quarto d’ora da quando sono qui, meglio rispetto anche alla vittoria contro il Napoli. Abbiamo trovato spazi e abbiamo schiacciato il Genoa. Poi c’è stata l’episodio del rigore, su una palla buttata in verticale in profondità. Eravamo preparati ma abbiamo sbagliato e risbagliato anche nel finale su Pinamonti. Stiamo lavorando, cercando certezze”.

Continua…
“Sono arrivato che eravamo a tre punti dalla zona retrocessione, adesso siamo a 10. C’era grande timore. Adesso viaggiamo, lavoriamo per continuare a crescere e ci sono dei dati che ci fanno ben sperare. Non possiamo far altro che migliorare continuando a lavorare. La partita è difficile. Non vogliamo perdere in allenamento, figuriamoci se non vogliamo regalarci qualche possibilità in più con la Coppa Italia. Contro l’Atalanta abbiamo mostrato il nostro obiettivo e la nostra determinazione. Ci riproviamo contro l’Inter: ci giocheremo le nostre chance. Non ci sono alibi: voglio 18 animali che pensano solo al risultato”.

Sulla classe arbitrale.
“Ho grande fiducia nel gruppo arbitri perché sono preparati. Non ho timore perché è una partita importante per entrambe le squadre. L’Inter è una grandissima squadra ma chiunque arbitrerà sa che è una gara importante per tutte e due. Anche a noi è capitato qualche episodio: a Napoli e col Genoa, se ci danno due rigori non ci sputiamo sopra. C’erano degli elementi per potercelo dare e magari col Genoa potevamo vincere. Non ci lamentiamo ma non vogliamo neanche accettare cose da altri”.

Su Castrovilli e Chiesa.
“Oggi rientra al Centro Sportivo, vogliamo fare dei test per riportarlo in campo il prima possibile. Domani non ci sarà. Badelj e Eysseric sono tutti e due delle opzioni. Vediamo cosa accade. Ieri anche Zurkowski ha avuto un problema alla schiena. Deciderò sulla base fisica. Tra oggi e domani ne parlerò con lo staff medico. I cambi saranno importanti e se mi gioco un cambio per un problema fisico, può cambiare tutto. C’è l’imponderabile del calcio e uno deve essere costretto a cambiare. Quando studio una partita però ho almeno 4 cambi: uno che arriva da un potenziale cambio di modulo e tre che arrivano dalla panchina. Chiesa sta recuperando bene. Però sono valutazioni da fare. Abbiamo Cutrone che stiamo facendo giocare perché da tempo non giocava. Riprenderà condizione giocando. Le dobbiamo analizzare per bene, poi sceglieremo i primi 11 che non saranno gli stessi che finiranno, ovviamente. Devo aspettare il colloquio con lo staff medico. Questo mi farà decidere”.

Quando sente Conte che si lamenta per il mercato e lei ha ricevuto solo Cutrone, cosa ne pensa?
“Mi metto a piangere in un angolino (ride). Con Antonio c’è stima da sempre. Io ho grande fiducia nella società e nel lavoro. Sono convinto che qualcosa faremo perché c’è bisogno. Non mi posso permettere però di vedere cosa succede in casa degli altri. Se si lamenta avrà le sue ragioni. Ogni allenatore vorrebbe avere 25 titolari. Gli obiettivi sono tanti e uno vorrebbe essere sempre più competitivo. L’allenatore è così. Cerchiamo di spingere, soprattutto quando c’è il mercato. Meglio piangere prima che dopo”.

Sui prossimi impegni.
“Dobbiamo avere la giusta mentalità per fare risultato contro tutti. Questo è un campionato difficile però perché guardate le squadre come al SPAL, ha vinto contro l’Atalanta a Bergamo e poi ha perso contro il Bologna. I nerazzurri poi sono andati a Torino e hanno vinto facendo 7 gol. E’ un campionato molto difficile e bisogna stare molto attenti. Dobbiamo tenere sempre alte le antenne, giocando una partita per volta”.

Soddisfatto del lavoro svolto sino ad oggi?
“Sì perché le difficoltà all’arrivo c’erano ed era normale che fosse così. Io ho avuto tante risposte positive. La squadra ha risposto emotivamente bene alle mie richieste. Abbiamo cambiato molto e stiamo insistendo ancora per migliorare. Su questi fattori dobbiamo continuare. A me sono dispiaciuti in modo particolare i punti persi a Bologna”.

Aspetto mentale della squadra.
“Con il lavoro ci arriviamo a cambiare: non riguarda solo noi questa cosa, anche la SPAL gioca meglio in trasferta che in casa. Ma questa cosa riusciremo a modificarla con le certezze del lavoro. Lontano dallo stadio amico è più facile provare determinate cose. Contro il Genoa però siamo rientrati bene in campo dopo la fine del primo tempo. C’è stato l’episodio di Pinamonti in cui abbiamo sbagliato che ci ha lasciato un po’ imbambolati e scossi: questo non deve accadere. Il calcio è figlio di episodi. Noi dobbiamo continuare con equilibrio, facendo per 95 minuti le stesse cose”.

Sul mercato della Fiorentina.
“Il punto è stato fatto dopo dieci giorni che ero qui. Ho grande fiducia. Se fossero arrivati prima, sarebbe stato meglio per tutti, anche per il direttore e il presidente, ma siamo a gennaio e i club giocano sul prezzo e ti prendono per il collo. Non è il mercato di luglio dove c’è più tempo. Avrei voluto allenare i nuovi prima, ma non è stato possibile. Quando i giocatori arriveranno, saremo al completo, ma la cosa importante è che chiuda il mercato”.

Sull’Inter.
“Conte ha dato la giusta mentalità e identità alla squadra. Se cambia un giocatore entrano riserve più che all’altezza. Esce Lukaku entra Sanchez, esce Bastoni entra Godin. Se noi andiamo lì facendo un solo tipo di partita non ne caviamo le gambe. Se invece andiamo a creare preoccupazioni, allora magari possiamo avere un riscontro positivo”.

Quanto sarebbe importante avere giocatori che conoscono già il suo modo di interpretare il calcio?
“Questi giocatori sono usciti, tipo Vazquez o Goldaniga, ma non credo che arriveranno. Se il direttore me lo chiedesse, ci penseremo. Adesso però si tratta solo di voci. Il mercato è strano: ci sono sviluppi imprevisti e diversi. Quando hai un calciatore che sa già come lavora il tecnico, può essere un inserimento a gennaio più veloce. Ma ad oggi non ci sono presupposti per portare a casa questi calciatori”.

 

Foto: Twitter Fiorentina