Fiorentina, la tenuta difensiva e i cartellini tengono a distanza l’Europa
Al di là del peso offensivo ridottosi per forza di cose dopo la cessione di Vlahovic, che dopodomani tornerà a Firenze da avversario, la
Fiorentina sta pagando oltremodo alcune incertezze difensive unite alle troppe espulsioni. Quando siamo giunti alle porte di marzo, infatti, i viola hanno già collezionato 10 cartellini rossi (8 quelli totalizzati in campionato). E fa pensare che l'unico precedente stagionale con i bianconeri sia stato indirizzato proprio da un'espulsione, quella di Milenkovic, senza la quale probabilmente il match si sarebbe concluso 0-0 considerando l'andamento della partita fino a quel momento. Per quel che riguarda gli errori dei difensori i fattori sono due: da un lato l'eccessiva esposizione di campo alle spalle della linea, spesso troppo alta e poco compatta, elemento su cui si basa il gioco propositivo di Italiano; dall'altro c'è da considerare che alcuni interpreti debbano ancora formarsi del tutto (Martinez Quarta promette bene ma deve raggiungere la maturità che una società che ambisce all'Europa richiede), mentre altri forse sono poco idonei a giocare in una linea a quattro (Biraghi e Odriozola sono due elementi validissimi, ma hanno caratteristiche offensive e ciò, unito al difendere alto, espone troppo alle avanzate degli avversari). Così facendo l'Europa si è un po' allontanata, motivo per cui la Coppa Italia diventa un obiettivo importante per la Fiorentina: partecipare a una competizione europea rimpinguerebbe le casse della società e, cosa di non poco conto, farebbe aumentare l'appeal del club in chiave mercato. Foto: Twitter Fiorentina