FISICITÀ, DUTTILITÀ E SENSO DEL GOL: KRISTIAN THORSTVEDT, UN FIGLIO D’ARTE PER IL SASSUOLO

Kristin Thorstvedt sarà il nuovo diamante grezzo che approderà al Sassuolo per stupire la Serie A. Nato a Stavanger il 13 marzo 1999, il norvegese è il prototipo del centrocampista moderno, forte fisicamente e capace di svolgere ogni ruolo sulla linea mediana del campo. Ha vissuto le ultime due stagioni nel Genk, club belga specializzato nello scovare i migliori prospetti in Europa e plasmarli per farli emergere nel calcio che conta come De Bruyne, Koulibaly, Courtois e Milinkovic-Savic. Regista arretrato, mezzala o trequartista: Thorstvedt fa della duttilità il suo punto di forza. Nonostante la giovane, mostra una forte personalità e comunica molto con i compagni di squadra sia nella fase di possesso che in quella del non possesso palla. Piede mancino, tende a coprire la porzione centrodestra della linea mediana con spiccate attitudini offensive. Nella fase di possesso palla è dotato di un'ottima visione di gioco e lettura dell’azione. Quando è pressato mostra tranquillità e sicurezza nelle proprie doti, riuscendo a scaricare di prima intenzione, preferibilmente per i compagni in difesa, oppure liberandosi dalla marcatura con una buona finta di corpo e cercare la giocata verticale. Non è ancora un giocatore box to box, ma può migliorare anche sotto il punto di vista della velocità e dell’uno contro uno. Dotato di un calcio eccellente e di una buona confidenza con il gol, anche dalla lunga distanza, ha portato i suoi allenatori a schierarlo anche dietro le spalle della coppia d’attacco.  Il calcio è questione di genetica per Kristian. Suo padre, Erik Thorstvedt, è stato uno dei portieri più forti dell’intera storia del calcio norvegese e bandiera del Tottenham.  Come suo padre, ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel calcio nel settore giovanile del Viking, con il quale ha esordito nella selezione Under13 nel 2011. Poi il trasferimento allo Stabaek, con il quale ha completato il suo percorso di formazione nel settore giovanili, prima del ritorno al Viking. Il 10 aprile 2018 fa il suo esordio in Obos-Ligaen, seconda serie del calcio norvegese. Appena dodici giorni più tardi, arriva il suo primo goal in campionato nella partita contro l’Asane Football terminata con il risultato di 4-0 in favore della squadra di Stavanger. Il debutto in Eliteserien, massima serie norvegese, è arrivato il 31 marzo del 2019 contro il Kristiansund. Anche in questo, pochi giorni più tardi, il 7 aprile, arriva il suo prima gol, anzi primi due gol, nella partita contro Tromsø IL. Nella sua prima stagione nella massima serie norvegese chiuderà il campionato con 26 presenze condite da 10 gol e 3 assist. Nel 2020 si è trasferito in Belgio, sponda Genk, e fin da subito ha mostrato di non patire il salto. Diventato una colonna del centrocampo dei ‘De Smurfen’, per tecnica e struttura fisica si è guadagnato i paragoni con Sergej Milinkovic-Savic, altro grande talento che è passato dalla squadra belga prima di spiccare il volo per la Serie A. Nella scorsa stagione, quella 2021-2022, ha totalizzato 45 presenze complessive, condite da sette goal e tre assist. Il suo palmares vanta una Coppa di Norvegia ed una Coppa del Belgio. Nonostante la giovane età, può vantare già un’ottima esperienza. È entrato fin da subito nel giro delle rappresentative norvegesi, vestendo le maglie dell’U19, dell’U20, dell’U21 e soprattutto della Nazionale maggiore con la quale, dal novembre del 2020, ha totalizzato diciassette presenze condite da quattro goal.  Adesso lo aspetta una nuova avventura in Italia, alla corte di Alessio Dionisi. E chissà se riuscirà a reggere il paragone con Milinkovic-Savic, riuscendo ad imporsi come uno dei migliori centrocampisti del campionato italiano. Foto: Instagram Genk