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FISICITÀ E LEADERSHIP: STRAHINJA PAVLOVIC, UN COLOSSO PER IL MONACO DEL FUTURO

09.04.2020 | 14:45

Il futuro del Monaco ha il nome e le fattezze di Strahinja Pavlovic. Il difensore serbo classe 2001, durante la scorsa estate vicino alla Lazio, è stato acquistato dal club del Principato che lo ha lasciato in prestito al Partizan Belgrado fino al termine della stagione. Un talento purissimo del calcio europeo, destinato a lasciare il segno in un futuro non troppo lontano.

Nato a Šabac, in Serbia, il 24 maggio 2001, Pavlovic inizia a giocare nella squadra locale del Savacium prima di unirsi al Partizan Belgrado già a livello giovanile. Dal centrocampo – reparto nel quale è nato calcisticamente – viene gradualmente arretrato al centro della difesa, più nello specifico sul centro-sinistra in una linea a quattro. Le sue qualità sono comunque sotto gli occhi di tutti sin dalle prime uscite, e lo dimostrano le prestazioni con le selezioni giovanili della Nazionale serba, dall’Under 16 fino all’Under 21. Con il Partizan, l’infortunio del compagno Svetozar Markovic gli apre la strada dell’esordio, che arriva il 23 febbraio di un anno fa nella vittoria per 3-0 contro il Proleter Novi Sad. Pavlovic, a soli 17 anni e 9 mesi, è addirittura il nono esordiente stagionale per una squadra che sposa la linea verde come il Partizan e da quel momento si conquista il posto da titolare. Nella stagione 2018/19 colleziona 15 gettoni tra campionato e coppa di Serbia, competizione che vince giocando dal primo all’ultimo minuto ogni partita dai quarti alla finale. In questa stagione, infine, ecco la definitiva consacrazione: Pavlovic diventa un pilastro inamovibile del Partizan, collezione la bellezza di 37 presenze (alle quali si aggiunge un gol) e finisce nel mirino di tanti club europei. Alla fine è stato il Monaco – da sempre attento ai giovani tanti in giro per il mondo – a strapparlo alla folta concorrenza dopo aver individuato in lui il futuro baluardo della difesa.

Personalità, grinta, senso della posizione, Strahinja Pavlovic è il prototipo del difensore centrale moderno, che abbina alla perfezione un fisico imponente (194 centimetri di altezza) a una grande tecnica di base, oltre alle indiscusse doti in fase di marcatura e di impostazione del gioco. Abile nello sfruttare la propria fisicità sia nelle palle alte che nel corpo a corpo, nonostante la giovane età, il serbo ha comunque già dimostrato importanti doti di leadership, al punto che in patria viene considerato erede di Nemanja Vidic. Insomma, le premesse per una carriera da top ci sono tutte.

 

 

Foto: Twitter ufficiale Partizan Belgrado