"Vivaio" è un termine associato al terreno in cui piante e fiori vengono seminati e coltivati. Recentemente, però, è stato esportato anche nel mondo del calcio per indicare il centro in cui vengono addestrati i giovani talenti. Una strategia d’investimento e di consolidamento delle fondamenta della struttura societaria che l’Inter, tra pochi club nel nostro Paese, pare aver compreso e sfruttato appieno. Dopo infatti aver attinto dalla cantera innumerevoli volte negli scorsi anni per sopperire ad esigenze di organico, anche questa volta potrebbe presentarsi un'occasione per pescare una nuova leva pronta, finalmente, a sbocciare in prima squadra. Amadou Sarr, punta 19enne della Primavera nerazzurra, con passaporto senegalese e italiano, potrebbe finalmente esordire tra i grandi nelle prossime due partite in programma prima della sosta per le Nazionali. Un vero e proprio sogno, realizzabile già stasera in Champions contro l’Atletico Madrid. Si perché mister Simone Inzaghi è stato costretto a convocarlo a causa dell’infortunio accusato da Marko Arnautovic a Bologna (un mese di stop da osservare per lui) e della conseguente carenza di attaccanti di ruolo: Lautaro, Thuram e Sanchez per due maglie, con il ragazzo a scalpitare dalla panchina e pronto a cogliere una chance attesa da una vita.
Eppure le caratteristiche della punta austriaca e del giovane, suo potenziale sostituto, sembrano piuttosto diverse. Alto 190 cm per circa 76 kg, Sarr è il classico centravanti longilineo, rapido, moderno e duttile. Uno a cui piace attaccare la profondità. E' dotato di ottima tecnica e possiede un mancino piuttosto educato. Letale sui traversoni in virtù della sua stazza, ha dalla sua inoltre una grande personalità: sente il goal, lo cerca, si incarica perfino dei penalty senza sbagliare. Dimostra al contempo tanta generosità: lavora costantemente per la manovra di squadra e si rivela utile anche in copertura, partecipando in modo attivo alla fase difensiva. E' dunque, come dicevamo, un calciatore essenzialmente mobile. Pur non essendo eccessivamente possente per il suo ruolo, sa farsi valere in contrasto, così sa come svariare su tutto il fronte offensivo. Qualità che ha messo in mostra fin qui in carriera, ricoprendo spesso anche la posizione di seconda punta e, occasionalmente, di esterno.
Nato il 28 giugno 2004 a Gossas, città della zona centro-occidentale del Senegal, Sarr giunge con la sua famiglia in Italia quando è ancora piccolo. Nel nostro Paese cresce e si forma ad Ormelle, in provincia di Treviso, e ciò gli permetterà di ottenere successivamente, all'età di 18 anni, anche la doppia cittadinanza. Muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nel Basalghelle, società dilettantistica della provincia trevigiana. "C’è un ragazzino davvero forte, venite a prenderlo: deve fare un percorso importante" queste le parole su di lui di mister Gianfranco Zigoni, ex giocatore, tra le altre, di Juve, Genoa e Roma, che lo segnala dopo solo un anno ai veneti del Liventina, centro di formazione dell'Inter da circa un decennio. Qui si afferma in breve tempo, conquistando il campionato italiano nella categoria Giovanissimi. A questo punto il passo è breve per farsi notare e trasferirsi in nerazzurro nel 2018. Inizialmente aggregato all'Under 17, fino al termine della stagione 2020/2021, Sarr riesce a distinguersi, passando poi nell’Under 18, dove avviene la prima vera svolta della sua carriera. Nel 2021/2022 è mattatore sia nel Torneo di Viareggio che nel campionato di categoria, mettendo a referto 20 goal in appena 33 presenze. Numeri straordinari, che gli consentono di essere convocato anche in Primavera in 4 occasioni, dove compie il suo debutto in UEFA Youth League, prima, e nel Campionato Primavera 1 poi. La scorsa annata viene integrato definitivamente nella formazione Under 19, ma trova poco spazio (per lui infatti appena 24 presenze, di cui molte da subentrato e 5 reti, oltre a un assist) in quanto riserva di Francesco Pio Esposito, centravanti e capitano della squadra. La stagione è comunque positiva e l'allenatore dell'Under 19 Chivu rimane impressionato tanto da decidere di puntare su di lui per l’attacco in vista di quest'anno (8 gol e 3 assist in totale su 29 presenze). Non solo. Anche il tecnico dei grandi Simone Inzaghi lo nota e gli permette di allenarsi in estate con la prima squadra. Le sue prestazioni convincono tutti: gioca l’ultima amichevole pre-campionato a Ferrara contro gli albanesi dell’Egnatia e riceve la sue prime convocazioni in occasione delle gare di Serie A contro Cagliari e Fiorentina, visto l’addio a fine agosto di Correa. Poi la spola tra la Primavera e la prima squadra per sognare un futuro da campione. Sarr ha già dimostrato di essere un asset prezioso per l'Inter. Ora starà a lui dimostrare le sue capacità: l’esordio nel calcio che conta non è mai stato così vicino come ora.